Focus On 14 luglio 2015

Focus On - Iran, alla rincorsa del tempo perduto

Il raggiungimento di un accordo sul nucleare iraniano potrebbe aprire interessanti opportunità per le aziende italiane. Il ritiro graduale delle sanzioni in vigore potrebbe infatti portare a un incremento dell’export italiano nel Paese di quasi 3 €/mld nei prossimi 4 anni.

Executive summary

Il raggiungimento di un accordo sul nucleare iraniano potrebbe aprire interessanti opportunità per le aziende italiane. Il ritiro graduale delle sanzioni in vigore potrebbe infatti portare a un incremento dell’export italiano nel Paese di quasi 3 €/mld nei prossimi 4 anni.

 

Nonostante l’inasprimento delle sanzioni avvenuto a fine 2011 abbia ridotto sensibilmente gli scambi con il nostro paese e l’Iran, l’Italia rimane tra i principali partner commerciali del Paese.

 

Riguadagnare le quote di mercato perse in Iran non sarà facile, considerando che concorrenti quali Cina, India, Russia e Brasile hanno subito molti meno vincoli negli ultimi anni guadagnandosi una posizione importante all’interno del Paese.

 

I settori con le maggiori opportunità da cogliere saranno l’oil&gas, l’automotive, la difesa, i trasporti, il real estate e più in generale i settori legati alle costruzioni.

 

Il Paese presenta una serie di importanti vantaggi competitivi ma anche una serie di rischi che le aziende italiane non possono e non devono trascurare, non da ultimo l’impianto sanzionatorio che rimane tuttora in vigore.

 

Per il Focus On completo scarica il pdf

Documenti

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Varie 16 aprile 2024
Tra gennaio e febbraio le vendite italiane oltreconfine sono risultate in rialzo dello 0,8%, sul supporto dei valori medi unitari (+1%) e a fronte di un contributo pressoché nullo del dato in volume (-0,2%).
Focus On 10 aprile 2024
Con una crescita del 2,9% medio annuo nei prossimi tre anni, l'export italiano di vini raggiungerà nel 2026 gli €8,5 miliardi. 7 bottiglie su 10 che varcano i confini nazionali sono di vino, 3 di spumante. Veneto, Piemonte e Toscana le maggiori regioni esportatrici e Stati Uniti, Germania e Regno Unito le maggiori destinazioni. Ottime opportunità di crescita, trainate anche dai consumi internazionali che nel 2024-25 aumenteranno del 2,3% annuo, provengono anche da Giappone, Cina, Corea del Sud ed Emirati Arabi Uniti. L'intelligenza artificiale arriva anche nel settore vinicolo offrendo numerosi vantaggi in termini di qualità, efficienza e sostenibilità della produzione.
Varie 15 marzo 2024
A gennaio 2024 il valore dell’export italiano è rimasto pressoché stabile su base annua (-0,2%). L’incremento dei valori medi unitari (+1,7%) è stato compensato da una simile riduzione del dato in volume (-1,8%).