Rischio paese Studi 16 maggio 2014

Country Risk Update: 16 - 22 maggio 2014

Snapshots: Acciaio, Cuba, Egitto, Etiopia, Ghana, India, Indonesia, Lituania, Turchia, Ucraina, Venezuela, Vietnam

ACCIAIO
Le esportazioni cinesi di acciaio hanno raggiunto i massimi degli ultimi sei mesi. La produzione è cresciuta ad aprile del 2%, toccando una media giornaliera di 2,3 milioni di tonnellate metriche e superando il record precedente registrato a marzo. La produzione cinese in crescita accompagnata al calo della domanda interna ha provocato le reazioni di USA, UE ed altri partner commerciali. La Cina è infatti accusata di attuare pratiche di dumping sussidiando la produzione e vendendo sulle piazze estere a prezzi inferiori a quelli di mercato. Secondo l’Alliance for American Manufacturing il problema principale per il settore è costituito dall’eccesso di capacità produttiva rispetto alla domanda, stimato a livello globale oltre il mezzo miliardo di tonnellate.

 

CUBA
Il vice-presidente del Consiglio dei ministri Marino Murillo ha annunciato che per accelerare lo sviluppo il paese necessita di USD 2-2,5 miliardi di investimenti diretti. La dichiarazione sembra rafforzare la sensazione di un indirizzamento dell’economia cubana verso un modello misto che superi quello socialista. L’obiettivo è raggiungere una crescita economica tra il 5% ed il 7% per inserire il paese in un percorso di crescita di lungo periodo. Sebbene non siano disponibili dati ufficiali, secondo il governo la crescita degli IDE è stata sempre positiva negli ultimi tre anni. L’ulteriore sviluppo degli IDE è tuttavia limitato dal mantenimento dell’embargo USA, penalizzante per le compagnie che effettuano investimenti nel paese.

 

EGITTO
I flussi turistici hanno registrato un calo su base annua del 32,4% a marzo. Il settore turistico rappresenta una delle principali fonti di approvvigionamento di valuta estera. Nel 2013 gli introiti sono diminuiti del 41%, per un valore di USD 5,9 miliardi. In tale situazione la domanda di valuta estera rimane elevata: la Banca Centrale ha predisposto una nuova asta straordinaria per l’assegnazione alle banche egiziane di USD 1,1 miliardi. Il cut-off price è stato pari a EGP 7,095 per dollaro. L’asta straordinaria è la seconda del 2014, dopo la prima tenuta a gennaio.

 

ETIOPIA
Standard&Poor’s, Moody’s e Fitch hanno assegnato al paese un rating al merito di credito sovrano in valuta straniera, rispettivamente pari a B, B1+ e B, con outlook stabile. Il giudizio è limitato dalle modeste dimensioni dell’economia (il PIL nominale vale USD 43 miliardi), un PIL pro-capite molto basso (USD 576) ed una politica monetaria debole. La crescita economica, pari in media al 9% nell’ultimo decennio, è stata tuttavia superiore ai peers regionali. Alla crescita ha fatto riscontro una riduzione della povertà: la popolazione con un reddito inferiore a un dollaro al giorno è scesa al 30% rispetto al 60% del decennio precedente. Il primo ministro ha annunciato che l’assegnazione dei rating potrebbe portare in futuro ad un’emissione di Eurobond.

 

GHANA
Il FMI ha concluso le consultazioni ai sensi dell’art. IV. La crescita economica passata e le previsioni positive sul settore energetico sostengono le prospettive di medio periodo. Quelle di breve periodo appaiono tuttavia meno brillanti a causa del rallentamento della crescita (stime 2014 pari al 4,7% contro il 5,4% del 2013) e degli alti deficit fiscale e delle partite correnti (rispettivamente 10% e 12% del PIL). Tali vulnerabilità generano pressioni sui tassi d’interesse (+250 punti base da febbraio) e sulla valuta (il cambio rispetto al dollaro è aumentato di oltre il 22% da inizio anno). Un mancato intervento sugli squilibri macroeconomici limiterà l’effetto delle nuove disposizioni sul mercato dei cambi.

 

INDIA
Il partito BJP del candidato primo ministro Narendra Modi ha vinto le elezioni. A spoglio ancora in corso, il Partito del Congresso ha riconosciuto la sconfitta elettorale. Secondo le proiezioni è possibile che il BJP raggiunga la maggioranza assoluta in parlamento senza la necessità di costituire una coalizione. Il risultato elettorale è stato accolto positivamente dai mercati: la borsa ha aperto con un rialzo del 4%. Le riforme annunciate in campagna elettorale sul piano fiscale, del lavoro e sugli investimenti esteri sono percepiti positivamente dagli investitori. Possibile fonte di incertezza riguarderà la gestione dei rapporti sociali con la popolazione musulmana a causa della piattaforma politica hindu- centrica del futuro primo ministro.

 

INDONESIA
I risultati ufficiali hanno confermato la vittoria relativa del partito di opposizione PDI-P con il 19% dei voti. Il partito del presidente uscente Yudhoyono si è piazzato quarto, con l’11,8%. Joko Widodo, leader del partito di maggioranza e già sindaco di Jakarta, rafforza la possibilità di risultare vincitore alle prossime elezioni presidenziali programmate per luglio, nonostante il risultato elettorale sia stato inferiore alle attese. Il secondo partito del paese ha infatti annunciato di appoggiare la candidatura di Widodo. L’avversario maggiormente accreditato per la presidenza è dunque ora il leader del terzo partito, l’ex generale Prabowo Subianto.

 

LITUANIA
È stato raggiunto un accordo tra la russa Gazprom e la utility lituana Lietuvos Dujos per il rinnovo delle forniture di gas. Secondo le dichiarazioni del primo ministro, il nuovo accordo permetterà a partire da luglio un taglio dei prezzi fino al 20%. Per le forniture di gas la Lituania è totalmente dipendente dalla Russia. Il paese accusa da tempo la compagnia russa di praticare prezzi superiori ai valori di mercato ed aveva sollecitato un arbitrato internazionale contro la società per oltre 1 miliardo di dollari. Le nuove tariffe saranno valide dal prossimo luglio fino a dicembre 2015.

 

REGNO UNITO
Dall’inizio dello scorso anno l’economia del paese registra segnali positivi. Nel primo trimestre del 2014 il Pil è cresciuto dello 0,8% (ed è ormai prossimo al livello pre-crisi) e la ripresa coinvolge tutti i settori, dalle costruzioni ai servizi (che contano per l’80% del prodotto interno). La perfomance positiva è dovuta alla politica monetaria espansiva adottata dalla Bank of England che, mantenendo dal 2009 il tasso di riferimento allo 0,5%, sta ottenendo una decisa riduzione della disoccupazione, in un contesto di inflazione contenuta sotto il target del 2%. Alcune cautele, tuttavia, riguardano le costruzioni, sia perché si sta osservando un surriscaldamento dei prezzi sia perché nel settore il governo è esposto fortemente (a causa del programma “Help to buy”).

 

TURCHIA
L’incidente nella miniera di Soma che ha causato oltre 280 morti ha causato una nuova esplosione di proteste anti-governative in tutto il paese. La visita del premier ai familiari delle vittime è stata caratterizzata da pesanti contestazioni. Migliaia di manifestanti hanno protestato contro il governo nelle strade di Istanbul, Smirne e Ankara, sfociando in scontri con la polizia. A circa due mesi dalla netta vittoria nelle elezioni amministrative da parte del partito del premier, il caso potrebbe produrre effetti negativi sulla corsa di Erdogan alla presidenza, le cui elezioni sono previste ad agosto, e rinvigorire le contrapposizioni sociali che sembravano essersi raffreddate a seguito delle consultazioni locali.

 

UCRAINA
Il referendum tenutosi nelle regioni di Donetsk e Lugansk ha confermato le previsioni, registrando una vittoria plebiscitaria dei secessionisti. La regione rappresenta una quota importante della ricchezza nazionale; il distretto industriale del Donbass è ricco di carbone e produce il 20% del PIL nazionale. Già la perdita della Crimea ha prodotto un danno economico stimato dal governo di Kiev in EUR 62 miliardi. Per tentare di frenare la crisi politica il governo ha dunque convocato un tavolo di unità nazionale, dal quale sono però esclusi gli esponenti separatisti armati. Il clima di incertezza resta elevato a una settimana dal voto per le presidenziali il cui svolgimento non è tuttavia garantito nei territori separatisti, causando dubbi sulla sua legittimità.

 

VENEZUELA
Per fare fronte alla persistente siccità, Il governo ha stabilito un razionamento delle forniture elettriche e idriche. Le misure riguarderanno lo stato occidentale di Zulia e la regione della capitale, Caracas. La decisione arriva in un momento di grande difficoltà per il governo (contestato dall’opinione pubblica) e rischia di aggravare ulteriormente le condizioni di sicurezza nel paese, già deterioratesi pesantemente: da febbraio gli scontri tra manifestanti e polizia hanno portato ad oltre 40 morti. Inoltre, la misura impatterà il sistema produttivo e peggiorerà ulteriormente le prospettive di crescita economica, prevista in calo dello 0,5% nel 2014 e dell’1% nel 2015 da parte del FMI.

 

VIETNAM
Le dimostrazioni anti-cinesi esplose nel paese hanno portato ad una serie di scontri violenti ed al danneggiamento di impianti produttivi di proprietà estera. In particolare, le più colpite sono state le imprese taiwanesi, con oltre 200 impianti danneggiati. Le proteste sono scoppiate a inizio settimana, dopo la decisione di Pechino di installare una piattaforma petrolifera in un’area reclamata da Hanoi nel mar cinese meridionale. L’interscambio commerciale tra i due paesi supera i USD 50 miliardi annui. Il risentimento anti-cinese è tuttavia in crescita, sulla scia delle dispute territoriali. Il Vietnam, inoltre, accusa le imprese cinesi di sfruttare le proprie materie prime a fronte di investimenti nel paese decisamente limitati (pari a USD 2,3 miliardi).

 

Pillole

 

Banca Mondiale: pubblicata l’edizione 2014 dei World Development Indicators.
EAU: 10 compagnie locali sono state inserite nell’indice MSCI di Morgan Stanley, attuando quanto annunciato lo scorso giugno.
Filippine: Standard&Poor’s ha aumentato il rating sovrano del paese di un notch portandolo a BBB con outlook stabile.
Portogallo: Moody’s ha migliorato il rating sovrano da Ba3 a Ba2, con outlook stabile.
 

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