Rischio paese Studi 14 marzo 2014

Country Risk Update: 14 - 20 marzo 2014

Snapshots: Cina, Cipro, Colombia, Egitto, Libia, Petrolio, Sud Sudan, Venezuela, Ucraina

CINA
Il Governatore della Banca Centrale cinese (BC) ha dichiarato che i tassi d’interesse sui depositi saranno totalmente liberalizzati entro i prossimi due anni. Già dalla scorsa estate la Cina ha adottato interventi graduali verso una piena liberalizzazione, dapprima eliminando il limite inferiore ai tassi e successivamente introducendo i certificati di deposito negoziabili. La rimozione del tetto sui tassi d’interesse (attualmente pari a 110 punti base rispetto al tasso benchmark della Banca Centrale) porterà probabilmente ad un aumento dei tassi. La Cina si appresta inoltre ad una graduale apertura del mercato bancario ai privati, iniziando con un programma pilota che prevede la costituzione di cinque banche a capitale privato.

 

CIPRO
I conti economici del paese mostrano un Pil 2013 in forte contrazione (-5,4%). Il dato, anche se migliore delle aspettative (-8%), è molto preoccupante. L’economia cipriota, che dovrebbe tornare alla crescita nel corso del 2015, ha subito pesantemente la crisi bancaria che l’ha colpita a inizio 2013 e che ha richiesto un piano di salvataggio del FMI, UE e BCE per EUR 10 miliardi, nonché il coinvolgimento dei creditori degli istituti in crisi. A febbraio si è conclusa la terza review della Troika sullo stato di salute dell’economia. Tutti i target fiscali del 2013 sono stati raggiunti, ma in questa fase è fondamentale adottare interventi per l’allentamento delle restrizioni sui flussi di capite, il rafforzamento della vigilanza e la riduzione degli elevati tassi di NPL.

 

COLOMBIA
L’ex presidente Uribe ha conquistato un seggio da senatore nelle ultime elezioni legislative. Il suo partito, il Centro Democratico, è ora il secondo nella camera alta del paese con 19 seggi su 102. La coalizione che sostiene il presidente in carica Juan Manuel Santos, Unidad Nacional, ha perso la maggioranza assoluta in parlamento. Potrebbero ora crearsi difficoltà per le trattative di pace con le FARC: il Parlamento sarà infatti chiamato a ratificare un eventuale accordo, ma Uribe si è detto totalmente contrario a qualsiasi forma di intesa con l’organizzazione dei guerriglieri.

 

EGITTO
Il nuovo ministro del lavoro ha adombrato l’ipotesi di interrompere per un anno il diritto di sciopero. Le organizzazioni sindacali indipendenti hanno denunciato l’unilateralità dell’iniziativa. Essa dovrebbe porre un freno agli scioperi che dall’inizio dell’anno hanno coinvolto migliaia di lavoratori di vari settori industriali. Il deficit di bilancio superiore al 13% del PIL non permette tuttavia al Governo di accogliere le richieste di tutti i lavoratori in sciopero, mentre un aumento della repressione potrebbe aggravare i rischi di violenza tra dimostranti e forze dell’ordine.

 

LIBIA
Il primo ministro Ali Zeidan è stato sfiduciato dal parlamento libico. L’estromissione dalla carica arriva subito dopo che i ribelli della Cirenaica sono riusciti a vendere circa 234 mila barili di greggio. La carica di primo ministro sarà ricoperta in via temporanea dal Ministro della Difesa Abdallah al-Thinni. Il Parlamento ha inoltre autorizzato le truppe fedeli a Tripoli ad attaccare i separatisti dell’est. L’instabilità politica del paese continua a gravare sulla produzione petrolifera interna: la riapertura del sito di El Sharara porterà la produzione attorno ai 500 mila barili al giorno, ancora ben lontani dagli 1,6 milioni pre-crisi, non raggiungibili senza un regolare ritorno alla produzione dei siti orientali del paese.

 

PETROLIO
Gli USA hanno annunciato un test sulla vendita di petrolio all’estero. La vendita sarà limitata ad una quantità di 5 milioni di barili provenienti dalle riserve strategiche nordamericane, una quantità inferiore all’1% del totale delle riserve. Il petrolio messo all’asta sarà del tipo ad alto contenuto di zolfo (sour), e potrebbe sottendere ad una prova di tenuta del sistema qualora le forniture russe – con caratteristiche fisico-chimiche comparabili – dovessero interrompersi quale conseguenza del caso Crimea. Il test sale è il primo dal 1990.

 

SUD SUDAN
Gli stati africani orientali - Kenya, Ethiopia, Rwanda e Burundi – hanno deciso l’invio di truppe a garanzia di una tregua tra l’esercito regolare ed i ribelli, in conflitto dallo scorso dicembre. Il contingente dovrebbe essere operativo già da aprile, anticipando un possibile intervento futuro sotto l’egida ONU. Entrambe le fazioni hanno più volte violato il cessate il fuoco concordato a fine gennaio. Gli ultimi scontri hanno interessato l’area di Malakal, area strategica per la produzione di petrolio, diminuita dall’inizio del conflitto di circa il 30% rispetto ai 245 mila barili al giorno anteguerra.

 

VENEZUELA
La Banca Centrale ha annunciato le nuove regole sul cosiddetto SICAD II, la terza piattaforma per l’acquisto di valuta estera nel paese. Il nuovo sistema sarà aperto sia a persone fisiche che giuridiche residenti nel paese. L’offerta potrà provenire sia dalla Banca Centrale che da soggetti operanti sul mercato internazionale, come la società petrolifera PDVSA. A differenza del SICAD I, che opera su base settimanale, il tasso di cambio sarà determinato giornalmente. La Banca Centrale potrà intervenire per limitare fluttuazioni eccessive del tasso di cambio, sebbene non siano stati fissati limiti predefiniti alle oscillazioni.

 

UCRAINA
Nell’attesa del referendum per l’annessione alla Federazione russa, il parlamento della Crimea ha proclamato l’indipendenza dall’Ucraina. Le autorità filo-russe hanno inoltre minacciato la nazionalizzazione degli assets ucraini nella penisola, tra cui Chornomornaftogaz, filiale locale della compagnia petrolifera ucraina Naftogaz e produttrice di circa l’8% del gas nazionale. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha rinnovato le minacce di sanzioni commerciali qualora la Russia non receda dalla sua politica interventista. La Commissione UE ha intanto proposto un taglio temporaneo delle tariffe sull’export ucraino per sostenere nell’immediato l’economia del paese. L’OCSE ha invece sospeso le procedure di adesione della Russia all’organizzazione.
 

 

Pillole

 

Seychelles: è stato raggiunto un accordo preliminare con il FMI per un piano di aiuti di tre anni per USD 17,8 milioni.
Thailandia: La Bank of Thailand ha tagliato il costo del denaro di 25 bp, portando il tasso d’interesse benchmark al 2%.

 

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