Country Risk Update: 13 - 19 giugno 2014
ARGENTINA
Il governo ha richiesto ai rappresentanti dell’industria automobilistica una riduzione del 10-20% sui prezzi degli autoveicoli in cambio dell’introduzione di politiche a sostegno della domanda nel settore. La richiesta arriva dopo la pubblicazione del rapporto sull’andamento del settore da parte della Asociación de Fábricas de Automotores (ADEFA). La produzione di nuove automobili è scesa del 36% in termini tendenziali rispetto a maggio 2013, mentre le vendite sono scese del 40,9% nello stesso periodo. Secondo il governo, l’aumento dei prezzi successivo alla svalutazione del peso dello scorso gennaio è stato eccessivo ed ha inciso negativamente sul tasso d’inflazione, secondo le stime dell’Unione degli Industriali Argentini ormai oltre il 30%.
GAS - CINA
Secondo l’International Energy Agency la domanda cinese di gas naturale raddoppierà nei prossimi 5 anni grazie ad una politica energetica più orientata alla sostenibilità ambientale. A trainare i consumi domestici di gas – che entro il 2019 dovrebbero toccare i 315 bcm, +90% rispetto ai livelli del 2013 – saranno il settore elettrico, l’industria e i trasporti. L’attuale mix energetico cinese, fortemente sbilanciato verso le fonti fossili ed in particolare sul carbone, sta avendo importanti impatti ambientali. Il governo si è impegnato a garantire un maggior utilizzo di fonti meno inquinanti, con l’obiettivo di portare il gas naturale al 10% del mix energetico entro il 2020. In tale direzione va il recente accordo da USD 400 miliardi con la Russia per la fornitura di 38 bcm di gas.
GIAPPONE
Il Pil è aumentato dell’1,6% nel primo trimestre dell’anno grazie alla crescita di investimenti e consumi privati. Questi ultimi sono stati influenzati dall’aumento dell’Iva ad aprile (dal 5% all’8%) che ha spinto i consumatori ad anticipare alcuni acquisti; nel secondo trimestre ci dovrebbe essere un effetto opposto sul Pil (per il quale gli analisti si attendono una contrazione del 4%). La crescita economica dovrebbe riprendere nella seconda metà dell’anno, anche grazie alle riforme della tassazione di impresa, del mercato del lavoro e del sistema pensionistico e l’introduzione di zone speciale per investimenti mirati.
IRAQ
Il gruppo terroristico ISIS ha conquistato la città di Mosul, seconda città irachena tra le aree più ricche di giacimenti petroliferi nel paese. All’azione ha fatto seguito la presa di Kirkuk da parte delle forze curde. La frammentazione del paese in tre aree etniche è sempre più marcata. L’acuirsi delle violenze pone incertezze rilevanti sul mercato petrolifero: l’oleodotto Kirkuk-Ceyhan attraversa longitudinalmente la regione di Mosul per rifornire la Turchia. Già in passato la pipeline è stata obiettivo di attentati. Il rafforzamento dei gruppi terroristi potrebbe favorire l’espandersi degli attentati nel sud del paese, potenzialmente coinvolgendo poli nevralgici della produzione petrolifera, quali la raffineria di Baiji che garantisce il 44% della produzione irachena.
MONTENEGRO
La compagnia produttrice di alluminio Kombinat Aluminijuma Podgorica (KAP) è stata acquistata dalla compagnia serba Uniprom. La KAP, costretta a dichiarare bancarotta lo scorso ottobre, è una delle principali fonti d’impiego in Montenegro ed il maggiore esportatore del paese. Uniprom subentrerà alla guida dell’impresa dal primo luglio ed attiverà un piano di investimenti per EUR 76 milioni tra il 2014 ed il 2018. Uniprom è inoltre impegnata in un negoziato sul costo dell’elettricità: la concessione di una tariffa scontata è condizione necessaria per garantire il proseguimento della produzione di alluminio. Senza lo sconto, infatti, la produzione sarà concentrata sui beni finali utilizzando alluminio importato, con ulteriori ripercussioni negative sull’occupazione.
TANZANIA
Il mancato accordo con l’opposizione sulla legge di revisione costituzionale impedirà al paese di avviare le esportazioni di gas naturale. La revisione è necessaria per sbloccare gli investimenti per la ricerca e lo sfruttamento di nuovi giacimenti da parte delle compagnie petrolifere internazionali. La mancata modifica lascia l’incertezza sulla possibilità per la regione semi-autonoma di Zanzibar di concludere accordi in autonomia. Lo stallo dovrebbe protrarsi almeno fino al prossimo anno, dopo l’elezione del nuovo presidente della repubblica previste ad ottobre 2015. Il ritardo peserà sulle potenzialità di sviluppo del paese e favorirà gli investimenti sul settore energetico nel vicino Mozambico, che potrebbe iniziare le esportazioni di gas già dal 2018.
TRASPORTO AEREO
L’ International Air Transport Association (IATA) ha rivisto a ribasso le previsioni sui profitti delle compagnie aeree nel 2014, previste a USD 18 miliardi. A incidere sul risultato vi sono le preoccupazioni sulla crescita cinese, il rallentamento nel commercio internazionale – secondo stime OCSE sceso del 2,6% in termini congiunturali nel Q1 2014 nei paesi G7 e BRICS – e gli effetti delle crisi geo-politiche quali quella ucraina. In particolare, le compagnie europee raccoglieranno profitti per USD 2,8 miliardi, garantendosi un margine di solo l’1,3% contro il 4,3% delle compagnie nordamericane. Sulla performance pesano inefficienze nella gestione del traffico aereo, costi regolamentari e infrastrutturali in aumento ed una elevata imposizione fiscale.
VIETNAM
Secondo fonti di stampa locale, la Cina ha temporaneamente sospeso la sottoscrizione di nuovi contratti in Vietnam da parte delle compagnie pubbliche. La decisione segue gli episodi di violenza anti-cinese delle ultime settimane, sulla scia delle tensioni territoriali sul mar cinese meridionale. La decisione non dovrebbe impattare sui contratti in essere. I legami economici tra i due paesi sono profondi: la Cina è il quarto maggior investitore estero con l’11% degli IDE totali. La possibile adesione vietnamita alla Trans-Pacific Partnership offrirebbe inoltre notevoli possibilità di investimento per la Cina. Il ritardo nei nuovi investimenti e la perdita di capacità produttiva legata agli scontri potrebbero rallentare la crescita economica dal 5,7% al 5,2% quest’anno.
Pillole
Filippine: è stata approvata la legge che permette alle banche straniere di acquistare fino al 100% degli istituti locali.
Irlanda: Standard&Poor’s ha migliorato il rating sovrano da BBB+ ad A- con outlook positivo.
Libia: la corte suprema ha cassato la nomina del nuovo premier Meteeg, ripristinando al ruolo il predecessore Abdullah Thinni.
Paraguay: Standard&Poor’s ha migliorato il rating sovrano da BB- a BB con outlook stabile.