Country Risk Update: 12 - 18 dicembre 2014
ACCIAIO
L’Appellate Body del WTO ha confermato la non conformità di alcune tariffe statunitensi sull’import di prodotti in acciaio indiani, imponendo di adeguare le misure alla regolamentazione internazionale. La controversia era iniziata nel 2012: gli USA avevano introdotto le tariffe adducendo la concorrenza sleale dei produttori indiani, accusati di rifornirsi di ferro a costi calmierati dalla NMDC, la maggiore compagnia mineraria indiana a controllo pubblico. L’American Iron and Steel Institute ha posto l’attenzione sulle possibili conseguenze della decisione al di là del singolo caso. Secondo l’Associazione l’import di acciaio in USA ha già raggiunto una quota del 30%. La decisione, inoltre, indebolirebbe l’efficacia delle misure antidumping statunitensi.
CINA
Tre delle quattro maggiori banche hanno aumentato i tassi d’interesse sui depositi, usufruendo della maggiore flessibilità nel fissare i tassi sui depositi decisa dalla Banca centrale (BC) lo scorso mese. Nell’intento di ridare slancio all’economia, la BC aveva tagliato i tassi d’interesse sui depositi e sui prestiti a un anno (rispettivamente di 25 pb, al 2,75%, e di 40 pb, al 5,6%). Obiettivo principale del taglio dei tassi è ridurre il costo dell’indebitamento. La decisione delle banche di aumentare i tassi sui depositi, in controtendenza alla BC, mira a evitare il drenaggio di capitali verso forme di risparmio più remunerative. La decisione potrebbe tuttavia avere ripercussioni negative sui costi dell’indebitamento e depotenziare l’effetto della policy adottata dalla BC.
LIBIA
Il gettito fiscale libico è diminuito del 67% tra gennaio e novembre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando da USD 45 miliardi a USD 15 miliardi. Le cause della pesante contrazione sono la caduta dei prezzi petroliferi da giugno in avanti – le entrate petrolifere costituiscono circa l’80% degli introiti fiscali e oltre il 95% dell’export – e l’instabilità del paese. La contrazione del gettito fiscale potrebbe ripercuotersi negativamente sulle riserve ufficiali nel medio-lungo periodo, nonostante l’ultimo dato disponibile indica un livello attorno agli USD 110 miliardi, pari a oltre 50 mesi di import cover.
REP. DEM. DEL CONGO
Il presidente Joseph Kabila ha annunciato la formazione di un governo di unità nazionale nel quale verranno coinvolti esponenti dell’opposizione. La formazione di un governo di unità era stata annunciata da oltre un anno. Il nuovo esecutivo potrebbe facilitare la modifica della costituzione proposta dai sostenitori del presidente, volta a eliminare il limite alla rielezione di Kabila a un terzo mandato nelle prossime elezioni, programmate per il 2016. L’annuncio di un censimento della popolazione potrebbe inoltre causare lo spostamento in avanti della data elettorale. Il coinvolgimento nel governo di esponenti dell’opposizione potrebbe indebolire il fronte contrario alla riforma costituzionale e facilitarne la modifica.
SPAGNA
Non si arresta la ripresa economica del paese: +0,5% tra luglio e settembre. Il terzo trimestre è stato il quinto consecutivo di crescita e l’andamento della manifattura rilevato da Markit segnala prospettive positive anche per i prossimi mesi. La progressiva normalizzazione delle tensioni finanziarie interne e sul debito sovrano sostengono la crescita dei consumi e le decisioni di investimento delle imprese. La riduzione del prezzo del petrolio, di cui la Spagna è importatrice, favorirà la bilancia commerciale e sosterrà la produzione e le esportazioni. La Commissione europea stima una crescita del PIL dell’1,2% per quest’anno e dell’1,7% per l’anno prossimo.
SRI LANKA
Il paese potrebbe emettere un dim sum bond, un’obbligazione in yuan. Il bond rappresenterebbe la seconda emissione sovrana in yuan fuori dalla Cina dopo quella della Gran Bretagna dello scorso ottobre. Rappresenterebbe inoltre un ulteriore avanzamento nell’affermazione della valuta a un ruolo di maggior peso sui mercati valutari internazionali. I legami economici tra lo Sri Lanka e la Cina si sono intensificati recentemente: banche commerciali cinesi hanno finanziato una serie di investimenti infrastrutturali. I due paesi hanno inoltre sottoscritto uno swap valutario da USD 1,6 miliardi lo scorso settembre. L’emissione sarà tuttavia condizionata agli esiti delle elezioni presidenziali, fissate a gennaio, e alla riconferma del presidente Mahinda Rajapaksa.
UCRAINA
Kiev è tornata a ricevere il gas russo dopo l'intesa di ottobre con Gazprom. La consegna del gas segue la nuova tregua tra governo e forze separatiste raggiunta a inizio dicembre. Una tregua precedente era stata siglata già a settembre, senza però di fatto ottenere risultati significativi nel sedare il conflitto civile. Secondo le Nazioni Unite, da settembre a oggi le vittime degli scontri sarebbero infatti più di mille. La tensione con la Russia resta tuttavia alta: il premier Yatsenyuk ha annunciato un aumento della spesa militare nei prossimi 4 anni al 5% del PIL, la costruzione di un muro lungo il confine russo e l’abbandono dello status di paese non allineato, aprendo a collaborazioni con la NATO e confermando l’intenzione di aderire alla UE.
VENEZUELA
Il senato statunitense ha approvato delle sanzioni contro membri del governo venezuelano, ritenuti responsabili delle violenze contro i manifestanti anti-governativi nel paese. Il disegno di legge dovrà ora essere approvato dalla camera dei rappresentanti e sottoposto alla promulgazione presidenziale. Il progetto di legge mira a bloccare i visti di accesso e gli asset di oltre 50 alti funzionari venezuelani. Nei mesi precedenti il progetto di legge aveva trovato l’opposizione di esponenti democratici per le possibili ripercussioni su Citgo, la sussidiaria statunitense di PdVSA. La vittoria repubblicana alle ultime elezioni ha tuttavia ampliato il consenso sull’iniziativa.