Studi 07 novembre 2014

Country Risk Update: 07 - 13 novembre 2014

Snapshot: Acciaio, Algeria, Brasile, Burkina Faso, Ecuador, Egitto, Giappone, Messico, Romania, Ucraina, Ungheria, Unione europea, Vietnam

ACCIAIO
La Cina potrebbe eliminare il rimborso dell’IVA sulle esportazioni di acciaio il prossimo anno. Il rimborso dell’imposta è formalmente azzerato per i prodotti a minore valore aggiunto. La normativa è tuttavia aggirabile classificando i prodotti come “acciaio speciale” attraverso l’aggiunta di boro. Tali prodotti rappresentano il 30-40% del totale dell’export di acciaio cinese. L’eliminazione del rimborso potrebbe comportare un aumento dei prezzi dell’acciaio cinese di USD 40-60 per tonnellata. L’aumento dei prezzi, sebbene positivo al fine di una ripresa delle quotazioni internazionali e di un alleggerimento della concorrenza verso i produttori non cinesi, limiterebbe la competitività dell’acciaio cinese sui mercati internazionali in modo molto contenuto.

 

ALGERIA
Il governo ha deciso unilateralmente di cessare gli effetti del contratto sottoscritto con il consorzio giapponese COJAAL per la costruzione dell’autostrada est-ovest. Secondo quanto dichiarato dal Ministero delle opere pubbliche algerino, la decisione è frutto delle inadempienze contrattuali del consorzio. COJAAL ha infatti interrotto i lavori sull’autostrada da inizio anno a causa di una disputa con l’Agence Nationale des Autoroutes (ANA) per USD 1,2 miliardi di mancati pagamenti. COJAAL ha già deferito la controversia al giudizio di un arbitrato internazionale. Il Ministro per le opere pubbliche ha tuttavia escluso di aderire all’arbitrato poiché le clausole contrattuali prevedevano la competenza di un arbitrato locale in caso di controversia.

 

BRASILE
L’UE ha richiesto l’intervento della WTO per la disputa sulle restrizioni alle importazioni di automobili in Brasile. Secondo l’UE il sistema fiscale brasiliano garantirebbe un vantaggio illecito ai produttori locali e sarebbe contrario alle regole WTO. I produttori locali godrebbero di uno sconto fiscale fino al 30%. Bruxelles ritiene peraltro che le detrazioni fiscali concesse per la costruzione di impianti d’assemblaggio in loco costituiscono un sussidio pubblico all’industria. La questione era stata sottoposta alla WTO già a dicembre 2013, salvo però essere sospesa dall’implementazione di trattative bilaterali, protrattesi tuttavia senza il raggiungimento di un accordo tra le parti.

 

BURKINA FASO
Il tenente colonnello Isaac Zida ha assunto la carica di Capo dello stato. L’autoproclamazione di Zida è arrivata subito dopo quella del generale Honoré Traoré, anche lui dichiaratosi Capo provvisorio dello stato, aprendo a dubbi sulla posizione ufficiale dell’esercito e sulla compattezza al suo interno. Zida ha poi chiarito che le dichiarazioni di Traoré erano ormai superate. I vertici delle forze armate hanno poi espresso il loro sostegno unanime al neopresidente. L'Unione Africana si è schierata contro il golpe e ha dato due settimane di tempo all'esercito per ridare il potere ai civili.

 

ECUADOR

La Corte costituzionale ha approvato la proposta di modifica costituzionale che consentirebbe la rimozione del limite ai mandati presidenziali. Il governo aveva sottoposto la proposta alla Suprema Corte lo scorso giugno. L’approvazione consente al progetto di modifica di essere ora votato dall’Assemblea Nazionale, dove il partito del Presidente detiene 100 dei 137 seggi. L’approvazione della norma consentirebbe al presidente Correa – in carica dal 2007 – di ricandidarsi ancora nel 2017. L’opposizione ha chiesto di sottoporre la modifica a una consultazione popolare; sebbene il presidente goda di un ampio sostegno popolare, alcuni sondaggi indicano che oltre il 70% della popolazione vorrebbe che la questione fosse sottoposta a referendum.

 

EGITTO
La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) ha concesso una linea di credito da USD 30 milioni a favore delle PMI egiziane. I fondi saranno veicolati tramite la National Bank of Egypt (NBE) e costituiscono un ampliamento dei USD 50 milioni già concessi dalla BERS a dicembre 2013 sempre a supporto dello piccola e media impresa egiziana. Complessivamente la BERS è impegnata su 15 progetti in Egitto, con un impegno totale pari a USD 713 milioni.

 

GIAPPONE
La Banca centrale ha annunciato nuove manovre di politica monetaria con l’obiettivo di sostenere la dinamica dei prezzi. L'inflazione core (la variazione dei prezzi escludendo gli alimentari freschi e l’energia, beni molto volatili) si è attestata al 3% a settembre.. Su questo dato, tuttavia, pesa l'aumento dell'IVA scattato ad aprile; escludendo questo effetto, infatti, i prezzi al consumo sono saliti solo dell'1%. L’inflazione potrebbe però essere sostenuta dal deprezzamento dello Yen rispetto al dollaro che incide sui prezzi dei beni importati, rendendoli più costosi.

 

MESSICO
La Corte Suprema ha rigettato la proposta di referendum sulla riforma del settore energetico. La richiesta di una consultazione popolare per modificare la legge era stata presentata dai partiti di opposizione PRI e Morena. La maggioranza aveva tuttavia sollevato dubbi di legittimità costituzionale sul referendum, essendo inibite le consultazioni popolari su tematiche riguardanti le politiche di bilancio pubblico. La fiscalità sul settore energetico pesa per un terzo del bilancio federale. Il PRI e Morena hanno annunciato che ricorreranno alla Corte Interamericana dei diritti umani. Un’eventuale decisione in favore del referendum da parte della Corte Interamericana, per quanto improbabile, non sarebbe comunque vincolante per il governo messicano.

 

ROMANIA
Il premier socialdemocratico, Victor Ponta, si è aggiudicato il primo turno delle elezioni presidenziali con oltre il 40% dei voti. A sfidarlo al ballottaggio sarà Klaus Iohannis, 55enne leader del partito liberale, esponente della minoranza tedesca e sindaco di Sibiu, che si è fermato poco oltre il 30%. La campagna elettorale si è svolta focalizzandosi sui temi della lotta alla corruzione, dell'indipendenza della magistratura e dello sviluppo della rete infrastrutturale. Qualora dovesse vincere il ballottaggio, Ponta ha indicato come suo successore alla carica di primo ministro Calin Popescu Tariceanu, precedente leader del partito liberale e già primo ministro tra il 2004 e il 2008, arrivato terzo al primo turno delle presidenziali.

 

UCRAINA
Le repubbliche indipendentiste di Donetsk e Lugansk hanno votato per eleggere i loro presidenti e parlamentari. La maggioranza dei voti è andata all’attuale autoproclamato premier filo-russo, Alexander Zaharchenko, che ha ottenuto l'81% delle preferenze. Il presidente Poroshenko ha definito il voto una violazione dell'accordo per il cessate il fuoco con la Russia sottoscritto lo scorso 5 settembre a Minsk. Kiev ha inoltre avviato un'inchiesta penale a carico degli organizzatori delle elezioni, con l’accusa di aver condotto azioni miranti a sovvertire l'ordinamento costituzionale del paese. UE e USA non hanno riconosciuto il voto, al contrario di quanto è invece avvenuto a Mosca.

 

UNGHERIA
È stata approvata una norma che consentirà la costruzione di South Stream nel paese. La nuova normativa consente a una società di costruire un gasdotto anche se non in possesso della licenza necessaria per gestirlo. La legislazione è in contrasto con quanto stabilito dalle direttive europee. Sebbene il provvedimento non faccia esplicito riferimento a South Stream, questo è l’unico gasdotto in progettazione nel paese. Budapest vuole avviare la costruzione del gasdotto entro sei mesi, in contrasto con l’atteggiamento tenuto da Bruxelles sul progetto a seguito della crisi in Ucraina.

 

UNIONE EUROPEA
È cominciato il mandato della nuova Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker. Tra gli argomenti che dovrà affrontare c’è il programma di investimenti da EUR 300 miliardi per sostenere la crescita e l’occupazione, ancora più importante dopo che la Commissione ha tagliato le previsioni di crescita per l’area euro per il 2014 e il 2015 rispettivamente a 0,8% e 1,1% (da 1,2% e 1,7%). Ulteriori temi sono la riduzione della dipendenza dal credito bancario delle imprese, la riforma delle telecomunicazioni e del sistema bancario e il proseguo delle trattative con gli USA sugli accordi commerciali.

 

VIETNAM
L’agenzia Fitch ha aumentato il rating sovrano del paese a BB-, aumentandolo di un notch dal precedente B+. L’outlook è stato abbassato da positivo a stabile. La variazione riflette il miglioramento della stabilità macroeconomica del paese e il rafforzamento del saldo delle partite correnti, dal -3,7% del PIL nel 2010 al +4,1% atteso per il 2014. Anche il tasso di inflazione, intorno al 4% su base annua, è ben inferiore al livello target del 7%. La buona performance economica è trainata dal settore manifatturiero e dalla sua competitività. Il miglioramento del merito di credito arriva in concomitanza con il piano del paese di emettere bond internazionali per USD 1 miliardo, i primi dopo quattro anni.

 

 

Pillole

Mali: il governo ha cancellato 12 production sharing agreement petroliferi per inadempimenti contrattuali delle controparti.

Sudafrica: Moody’s ha peggiorato il rating sovrano da Baa1 a Baa2.

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