Varie 18 maggio 2021

Che export tira? Marzo 2021

Nei primi tre mesi del 2021 l'export italiano di beni registra una crescita pari al 4,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tale andamento beneficia del confronto con marzo 2020, in cui gli effetti della pandemia iniziavano a essere visibili nei dati dell’export italiano.

1. Il mese di riferimento

La congiuntura. Accelera la ripresa dell’export a marzo (+3,2% vs. feb.‘21) e nel primo trimestre dell’anno (+2,6% rispetto a ottobre-dicembre 2020).

Il trend. Si è osservata una forte crescita delle esportazioni in termini tendenziali (+28,1% mar ‘21 vs mar ‘20), attribuibile principalmente a un aumento dei volumi (+22,4%).

Contesto globale. Rispetto a marzo 2020, primo  mese di pandemia, la crescita è diffusa a livello geografico e settoriale, trainata dalle vendite oltreconfine di metalli di base e prodotti in metallo, macchinari e apparecchi e autoveicoli.

 

2. Come sta andando nei primi tre mesi

Il dato tendenziale dei primi tre mesi mostra segnali incoraggianti: tra gennaio e marzo rispetto al primo trimestre dello scorso anno si registra un +4,6%. Tale andamento beneficia del confronto con marzo 2020, in cui gli effetti della pandemia iniziavano a essere visibili nei dati dell’export italiano.

 

2.1. Dentro e fuori l’Unione Europea

Nei primi tre mesi dell’anno le vendite di beni verso i Paesi Ue guidano la ripresa (+8,1% il dato tendenziale); le migliori performance arrivano da Paesi Bassi (+19,5%), Polonia (+17,4%), Germania (+11,0%); lievemente più lenta la ripresa per Francia (+7,0%), Belgio (+6,3%) e Spagna (+5,8%).

Crescita più contenuta per i mercati extra-Ue (+0,7%), frenati da Stati Uniti (-13,4%), Regno Unito (-12,2%) e Giappone (-3,4%). Di segno opposto l’export verso Cina (+43,2%), Oceania (+20,4%) e Mercosur (+17,0%) per i quali prosegue la ripresa in atto da inizio anno.

 

2.2. Focus Paesi

Nel primo trimestre 2021 si osserva una buona dinamica della domanda di prodotti farmaceutici in Polonia e Svizzera (rispettivamente +16,7%, +13%), mentre continuano a contrarsi in India (-11,2%) nonostante la terza ondata pandemica non fosse ancora sopraggiunta. In forte aumento l’export di computer, apparecchi elettronici e ottici sia verso Nuova Delhi (+62,2%) che Berna (+57,4%), mentre la contrazione è a doppia cifra verso Varsavia (-11,3%). In crescita in tutti e tre i mercati anche le esportazioni di apparecchi elettrici (India +27,3%, Polonia +25,9% e Svizzera +16,2%).

 

2.3. Focus industrie e settori

A livello di raggruppamenti principali di industrie, ottima la performance  delle vendite oltreconfine di beni intermedi (+6,7% rispetto al primo trimestre del 2020), trainati dalla crescita dei metalli di base e prodotti in metallo.

Seguono per crescita i beni strumentali (+6,0%), nonostante il contrappeso delle movimentazioni occasionali verso gli Stati Uniti di cantieristica navale di inizio 2020 (-12,7% il dato complessivo di altri mezzi di trasporto). Terzo gradino del podio, per i beni di consumo che, seppure registrino una performance inferiore alla media, restano in territorio positivo (+2,7%): se, infatti, i beni non durevoli mostrino ancora un lieve calo (-0,3%), compensano ampiamente i beni durevoli (+19,3%).

Elevata crescita nel primo trimestre dell’anno per gli autoveicoli (+22,3%), grazie a una forte domanda tedesca (+40,0%), francese (+36,1%) e statunitense (+11,1%); un buon segnale dopo un’annata particolarmente difficile per il settore, ancora caratterizzato da alcuni vincoli di offerta. Ripresa a doppia cifra anche per l’export di mobili (+13,4%), in crescita in importanti mercati quali Francia (+26,8%), Stati Uniti (+14,5%) e Svizzera (+18,7%).

L’export di gomma e plastica, anch’esso in crescita (+4,1%), vive al suo interno una dicotomia: da un lato la leva positiva di Francia e Germania (+10,7% e 3,3% rispettivamente), dall’altro il freno di Stati Uniti e UK (nell’ordine -5,2% e -5,0%) a indicare che non si è ancora fuori dal guado.

 

Scarica il documento!

 

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Sasso nello stagno 05 ottobre 2023
L’Italia vanta una produzione di macchinari agricoli diversificata distinguendosi tra i principali esportatori mondiali in molti segmenti di mercato. A livello strutturale, l’agricoltura e i macchinari a essa collegati stanno attraversando rilevanti trasformazioni dettate dal cambiamento climatico e dall’innovazione digitale. Il settore sta vedendo una maggiore applicazione di nuove tecnologie, tra cui robot e droni per monitorare, ad esempio, i processi di coltivazione e raccolta analizzando lo stato dei terreni, così da adeguare la quantità di acqua necessaria e l’uso di fertilizzanti
Sasso nello stagno 04 ottobre 2023
I beni acquistati e consumati nel mondo sono il prodotto di vari stadi di lavorazione, che spesso avvengono in più Paesi e coinvolgono diversi settori. Circa il 71% del valore aggiunto incorporato nell’export della manifattura italiana è domestico, dato in linea con quello tedesco, mentre Francia e Spagna – caratterizzate da economie relativamente meno manifatturiere e nel caso della seconda di minori dimensioni – mostrano un’incidenza più elevata del valore aggiunto estero. Il successo dell’export italiano nel mondo non è “solo” frutto del lavoro delle imprese esportatrici, bensì anche di una forte filiera domestica, composta prevalentemente da imprese di piccole e medie dimensioni, su cui gli esportatori fanno affidamento per realizzare input a grande valore aggiunto
Varie 28 settembre 2023
Ecco i risultati del Barometro, l’indicatore che assegna un punteggio da 1 a 9 (con 9 rischio massimo), relativi al secondo trimestre 2023.