Varie 16 luglio 2018

Che export tira? - Maggio 2018

A maggio l’export italiano è diminuito dello 0,8% in termini tendenziali. La performance dei primi cinque mesi rimane positiva (+3%) ma inferiore al 2017.

A maggio l’export italiano è diminuito dello 0,8% in termini tendenziali. La performance dei primi cinque mesi rimane positiva (+3%) ma inferiore al 2017 per tre ragioni principali: i) rallentamento temporaneo dell’area euro – soft patch; ii) calo della fiducia di imprese e consumatori a causa del timore di un inasprimento delle tensioni commerciali; iii) effetti statistici di base legati al significativo incremento delle esportazioni italiane osservato nell’anno precedente.

 

 

Sono i Paesi Ue a sostenere l’export italiano nel 2018 (+4,9%), con buoni risultati sia nell’Est Europa (Polonia, Rep. Ceca – circa +10%) sia nei mercati tradizionali (Germania, Francia circa +4,5%). Stabile UK (+0,6%).

Con un modesto +0,6%, l’area extra Ue frena la crescita dell’export. Male Opec e Mena. In controtendenza l’India (+16,1%). Usa chiudono a +1,1%.

 

 

Nel trimestre marzo-maggio l’export italiano è in flessione dello 0,7% rispetto al periodo dicembre-febbraio. In calo anche le vendite all’estero di maggio rispetto ad aprile (-1,6%).

 

 

Le vendite verso i Paesi del Mercosur avanzano al ritmo del 6,3% con il forte contributo di farmaceutica, meccanica strumentale e apparecchi elettrici. Tali settori, insieme a chimica, metallurgia e gomma e plastica trainano l’export verso la Spagna (+3,9%). Dopo la straordinaria performance del 2017, le esportazioni in Cina sono in calo dello 0,5%, principalmente a causa della flessione nel comparto automotive; significativo invece l’aumento delle vendite verso Pechino di meccanica strumentale (+7%).

Sono i beni intermedi a crescere al tasso più elevato (+4,8%), seguiti dai beni di consumo (+3,3%). I beni strumentali chiudono invece i primi cinque mesi con un modesto +1,1%.

Tra i beni di consumo, i non durevoli hanno fatto segnare la performance migliore (+3,8%); i beni durevoli hanno invece registrato un incremento dell’1,2%.

 

 

L’export di alimentari e bevande (+4,9%) cresce nei Paesi a Est della Penisola e anche in geografie in cui, complessivamente, le vendite Made in Italy sono in flessione: è il caso, ad esempio, della Russia (+13,1) e della Turchia (+7,3%). Dopo un 2017 oltre le attese (+11,3%), il comparto autoveicoli è in calo del 4,5%, a causa della flessione nell’area extra-Ue (-10%). In controtendenza Usa (+10,7%) e India (+34,2%). Pur se a un tasso più moderato rispetto al 2017, la farmaceutica si conferma tra i settori più dinamici (+4,7%), specie in Usa, Cina e Paesi Asean.

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 22 luglio 2024
L’Asia continua a crescere e lo fa in modo eterogeneo: la spinta verso un upgrade del tessuto manifatturiero di diversi Paesi (Vietnam, Malesia) così come il costante impegno verso l’innovazione tecnologica dell’industria e delle infrastrutture (India, Thailandia) sono solo alcune delle chiavi di lettura dell’intensa dinamica dell’export italiano nell’area, che secondo le previsioni SACE crescerà del 6,5% nel 2024 e del 6,1% nel 2025.
Varie 16 luglio 2024
Tra gennaio e maggio le vendite italiane sono rimaste pressoché invariate (-0,1%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a risultato delle dinamiche contrapposte dei valori medi unitari (+1,6%) e dei volumi (-1,7%).
Focus On 08 luglio 2024
L’Africa guarda al futuro con lo slancio di una regione che, dopo anni non facili, mira a essere la prossima protagonista della crescita globale. Pur con le consuete, profonde differenze tra gli oltre 50 Paesi che compongono il continente africano, si evidenziano segnali positivi provenienti da mercati di interesse per le nostre imprese.