SACE People SACE - 02 dicembre 2021

Sostenibilità, persone e digitale: la nuova visione del lavoro in SACE tra arte e smart office

SACE sceglie le linee geometriche e le figure stilizzate del famoso artista Ale Giorgini per rinnovare la propria sede di Roma. Il suo tratto grafico esprime perfettamente le sfaccettature poliedriche del nuovo modo di vivere il lavoro in SACE, nell’ambito del progetto New Views of Working, che si articolano tra l’innovazione digitale e quella degli spazi fisici con un focus sulla sostenibilità ambientale e umana. Un progetto coerente con il nuovo modello di business di SACE che la vede impegnata, oltre al tradizionale sostegno all’export e all’internazionalizzazione, con l’operatività di Garanzia Italia ed a supporto dell’attuazione del Green New Deal italiano per sostenere la fase della ripartenza con una forte accelerazione negli investimenti in infrastrutture, fisiche e digitali, e soprattutto sostenibilità.

Sustainability, Digital, Place e People sono i quattro driver che guidano SACE ed hanno ispirato l’illustratore vicentino Ale Giorgini nella realizzazione delle opere, raccontando il cambiamento di mindset verso un nuovo modo di lavorare tra casa e ufficio. Attraverso le installazioni di Ale Giorgini, SACE ribadisce così il proprio impegno nell’arte e il valore di quest’ultima come linguaggio di comunicazione universale in grado di esprimere al meglio anche il ruolo dell’azienda nella costruzione, grazie alla propria operatività, di un ponte ideale tra passato e futuro.

Siamo felici di ospitare le opere di Giorgini negli uffici di SACE – ha dichiarato Marco Traditi, Chief Operating Officer di SACE, a cui fanno capo Risorse, Organizzazione e Sistemi della societàtanto per il loro valore artistico quando per quello simbolico. L’idea dell’installazione nasce proprio dalla volontà di raccontare come le nuove modalità di lavoro stiano ‘ridisegnando’ spazi, priorità e valori del lavoro stesso.

“Sono felice quando il mio lavoro può uscire dal foglio di carta e diventare qualcosa che entra a fare parte della quotidianità delle persone – ha dichiarato l’illustratore Ale Giorgini - Sono onorato di avere contribuito al progetto del nuovo spazio di lavoro di SACE, in uno luogo così prestigioso nel cuore di Roma. Mi piace pensare che i miei disegni possano, oltre che raccontare la nuova visione e il nuovo modello di lavoro, rendere gli spazi ancora più accoglienti di quanto già lo siano. Mi piace pensare che le figure che ho disegnato possano diventare quasi dei colleghi di lavoro, quelli che non vedi l’ora di rivedere il lunedì mattina”.

 

Place & Digital. Con la pandemia e lo smart working sono cambiati i tempi e i luoghi del lavoro; così come abbiamo adattato le nostre abitazioni con postazioni da remoto, cambiano oggi anche i luoghi di lavoro che diventano più flessibili e inclusivi. Questo progetto nasce con l’obiettivo di trasformare il modo di vivere in azienda, grazie a nuovi spazi progettati intorno alle reali esigenze dei collaboratori, su misura per le diverse attività per aumentare la collaborazione e socializzazione. La sfida più complessa è stata quella di conciliare spazi e tecnologie innovative in un contesto articolato come quello di un edificio istituzionale collocato nel centro storico della città di Roma, caratterizzato per sua natura da una serie di vincoli costruttivi. Un vero e proprio smart office in grado di supportare l’employer branding con spazi innovativi, funzionali, vivibili e sostenibili per concentrarsi, socializzare, comunicare, collaborare, effettuare telefonate e video-call. Postazioni prenotabili da pc e check-in tramite QR code per una digitalizzazione degli uffici coerente con l’impegno di SACE nella costruzione di un’offerta integrata di prodotti assicurativo-finanziari disponibili online come, ad esempio, Garanzia Italia e la piattaforma di formazione gratuita SACE Education.

 

Sustainability. L’attenzione all’impatto ambientale è parte integrante del DNA di SACE ed è sintetizzata nel Bilancio di Sostenibilità e nel Codice Etico. Da ormai 20 anni, SACE si è dotata di un‘unità specializzata che valuta gli impatti ambientali e sociali delle operazioni e dei progetti sostenuti, applicando la Raccomandazione OCSE Common Approaches for Officially Supported Export Credits and Environmental and Social Due Diligence. La forte attenzione alla sostenibilità si è tradotta, a maggio 2021, nell’introduzione della Climate Change Policy, un insieme di misure, per migliorare il contributo delle attività di business alla riduzione delle emissioni climalteranti, a cui è seguita l’adesione ai Poseidon Principles, il primo accordo al mondo tra istituzioni finanziarie in materia di climate alignment nel comparto marittimo. Un impegno importante che si riflette anche nei rinnovati spazi, che i collaboratori della sede romana di SACE hanno trovato al loro rientro in azienda dopo la Pandemia, frutto di un articolato progetto di ristrutturazione attento alla sostenibilità dei materiali utilizzati come, ad esempio, la Pittura Airlite Purelight che riduce gli inquinanti nell’aria e ceramiche prodotte con materiale riciclato. L’illuminazione è regolabile ed intelligente grazie a sensori di luminosità che regolano l’intensità della luce in base alle necessità e alla luce proveniente dall’esterno e i consumi energetici sono ridotti grazie a corpi luminosi full LED e sensori di presenza che evitano l’accensione delle lampade nei locali non occupati. Apprezzabile anche l’impegno delle strutture di SACE di intraprendere una campagna di riuso denominata “zero rifiuti” con l’obiettivo di dare una seconda vita a monitor, armadi e sedie senza dismetterli.

 

People. SACE è molto attenta ai temi di People care e offre alle sue persone strumenti di welfare e work life balance con particolare focus sulla componente femminile. Dei 580 dipendenti di SACE, infatti, il 50% è donna, una quota significativa rispetto alla media nazionale che testimonia l’attenzione verso la valorizzazione della leadership femminile nel mondo del lavoro. Negli ultimi due anni sono state particolarmente valorizzate le tematiche della Diversity&Inclusion nelle sue varie dimensioni: parità di genere e inclusione LGBT+, supporto alla genitorialità, incontro generazionale e interculturale. In questo ambito sono stati promossi incontri di informazione e sensibilizzazione su vari temi di attualità, progetti di gender equality, empowerment femminile e reverse-mentoring intergenerazionale e la partecipazione di SACE ad associazioni specializzate, come Valore D, Parks – Liberi e uguali e Young Women Network, e all’iniziativa 4 Weeks 4 Inclusion, la maratona di eventi D&I organizzata da Tim.


SACE e l’arte

Le fondamenta di Palazzo Poli seguono fedelmente il tracciato dell’Acquedotto Vergine, costruito da Agrippa nel 19 d.C. e rimesso in funzione a metà del Cinquecento, alimentando la Fontana di Trevi fino alla fine dell’Ottocento. Il Palazzo acquisì le forme di palazzo nobiliare alla fine del Cinquecento e il suo aspetto ci è noto grazie alle vedute di Roma che si sono susseguite nei secoli. Il Palazzo prende il nome dalla famiglia Conti, a seguito del matrimonio celebrato nel 1677 di Lotario Conti con Lucrezia Colonna, figlia dei precedenti proprietari. Fu proprio l’elezione al soglio pontificio nel 1721 di un membro della casata, Michelangelo Conti, col nome di Innocenzo XIII, a determinare una svolta per la storia del palazzo. Nel breve pontificato di Papa Conti (1721-24) fu eseguita la decorazione ad affresco del piano nobile e si progettò l’ampliamento del palazzo fino a Piazza di Trevi, determinandone lo straordinario affaccio sulla fontana.

 

SACE conserva due preziose testimonianze della decorazione settecentesca. Nella volta della Sala del Consiglio di Amministrazione, è raffigurata una scena mitologica, di grande dolcezza plastica e cromatica, interpretata come “Trionfo di Apollo tra le virtù di Casa Conti”. L’affresco è opera di Giovanni Odazzi, artista attivo a inizio Settecento in molti cantieri romani (S. Maria degli Angeli, SS. Apostoli, S. Giovanni in Laterano, ecc.). Nella Sala di Presidenza è dipinta una complessa scena allegorica, indentificata come un’“Allegoria della Giustizia, della Pace e della Saggezza” che probabilmente allude all’ideale dell’equilibrio e della pace raggiunti attraverso il controllo dei sensi, in virtù del buon governo di un principe illuminato con riferimento a Papa Conti. L’autore dell’affresco è il toscano Domenico Piestrini, anche lui destinatario nei primi decenni del Settecento di prestigiose commissioni pontificie, tra cui gli affreschi della navata centrale di San Clemente. All’interno della sede di Roma sono presenti anche alcune opere contemporanee di Janis Kounellis, Bizhan Bassiri e Marco Gastini.

L’attenzione di SACE per il patrimonio storico-artistico è riscontrabile non solo all’interno dell’edificio ma anche all’esterno ammirando le sue facciate, oggetto di un recente intervento di restauro conservativo progettato internamente ed eseguito con tecniche tradizionali e secondo le precise indicazioni della Soprintendenza dei beni Culturali. Nel 2019, inoltre, SACE si è resa promotrice del progetto di riqualificazione di piazza Poli, nell’ambito dell’iniziativa comunale “Roma Sei Mia” avviata per favorire i processi partecipativi della cittadinanza nella cura del territorio. L’intervento, tra l’altro, è stato ritenuto meritevole di rientrare nell’ambito del percorso “piazze Romane” - promosso dal Municipio Roma I Centro in collaborazione con RUFA – Rome University of Fine Arts – presso le quali sono state collocate temporaneamente opere e installazioni per favorire un viaggio ideale tra storia, memoria e identità.

 

Ale Giorgini

Classe 1976, l’illustratore vicentino ha iniziato a disegnare da bambino e non ha più smesso. Dopo un percorso da autodidatta oggi lavora come illustratore e ha collaborato con brand come Armani, Jeep, Puma, Martini, Disney, Warner Bros, Barilla, Ford, Enel e ha pubblicato le sue illustrazioni su The Hollywood Reporter, Boston Globe, Chicago Magazine, l’Espresso, Il Sole 24 ORE, Il Corriere della Sera, Le Monde.

Ale Giorgini è un illustratore di fama internazionale. Il suo riuscito mix tra l’estetica retro pop e neofuturismo lo rende uno dei disegnatori italiani più richiesti in Italia e all’estero. Ha partecipato a mostre ed eventi in tutto il mondo: Tokyo, New York, Zurigo, Vienna, Parigi, San Francisco, Los Angeles, Melbourne, Annecy, Manchester, Montreal. Ha vinto il Good Design Award del Chicago Museum of Design nel 2017 ed è stato selezionato dalla Society of Illustrators di New York (2015, 2017). É stato il fondatore e direttore artistico di Illustri Festival, biennale di illustrazione fra le più importanti d'Italia. Nel 2017 ha fondato Magnifico, agenzia che rappresenta il lavoro di alcuni dei più importanti illustratori italiani.

 

Clicca qui per scaricare le illustrazioni di Ale Giorgini in SACE e gli affreschi.

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