Varie SACE - 19 settembre 2012

Brasile: € 300 milioni di nuovi progetti in pipeline per SACE

Con una pipeline da € 300 milioni di nuovi progetti allo studio e € 1,3 miliardi di esposizione nel portafoglio di SACE, il Brasile si conferma una delle economie più interessanti per le imprese italiane, occupando il quinto posto nel portafoglio del gruppo assicurativo-finanziario italiano. Le migliori opportunità offerte da questo mercato proverranno dai settori della meccanica strumentale e delle costruzioni, dove si concentrano le nuove operazioni su cui SACE sta attualmente lavorando.

 

“La domanda domestica in espansione e il business climate favorevole consentono al Brasile di mantenere prospettive di crescita positive per il prossimo biennio, sebbene attenuate dalle politiche di austerity messe in atto dal 2010 - ha dichiarato il presidente di SACE Giovanni Castellaneta nel corso della missione di sistema in Brasile promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico -. SACE è pronta a rafforzare il proprio impegno per facilitare la penetrazione del Made in Italy in questo mercato a elevato potenziale, con un’ampia gamma di prodotti e servizi assicurativo-finanziari, inclusa la capacità di garantire finanziamenti in valuta locale”.

Rischi e prospettive: l’analisi di SACE

Nonostante il ridimensionamento delle prospettive di crescita indotte dall’austerity fiscale e monetaria avviata nel 2010, il Brasile mantiene prospettive positive, con tassi di crescita del Pil del 3% e del 4,2% attesi nei prossimi 2 anni.

Permangono tuttavia alcuni elementi di attenzione. Il paese presenta, infatti, un modello di sviluppo fortemente incentrato sui consumi e caratterizzato da livelli di investimento e risparmio contenuti (circa il 20% del Pil), che potrebbero nel medio termine costituire un vincolo alla produttività e alla competitività del settore industriale brasiliano.
 

Dal 2007 a oggi in Brasile è nettamente migliorata l’affidabilità delle imprese locali, nonostante le difficoltà recenti legate all’apprezzamento del real. Il SACE risk index (www.sace.it/riskmap) rileva infatti una marcata attenuazione dei rischi di mancato pagamento negli ultimi cinque anni, sia per le grandi imprese (SACE risk index pari a 40, meno 12% rispetto al 2007) che per le Pmi (41, meno 29% rispetto al 2007).
Un risultato molto positivo non solo a livello regionale (rischio inferiore del 40% circa della media latinoamericana) ma anche rispetto alle performance di altri mercati emergenti di primo piano, come gli altri Bric.
A riprova della crescente apertura economica del paese e del consolidamento di un business climate positivo, anche i rischi d’instabilità politico-normativa sono diminuiti (piuttosto elevati nell’area latinoamericana). Sono infatti calati i rischi di esproprio (SACE risk index pari a 49, -20%), di violazione di contratto (56, - 20%) e di restrizione sul trasferimento di capitali (32, -12%). Importante anche l’attenuazione del rischio di violenza politica (SACE risk index pari a 47, -8%).
 

Principali operazioni di SACE

 
Vale: garanzia su un finanziamento da USD 300 milioni in favore della compagnia brasiliana Vale per favorire i rapporti commerciali tra la società e le imprese italiane, in particolare l’ampio indotto di piccole e medie imprese che operano nel Paese.
 

Braskem: garanzia sul finanziamento da USD 600 milioni in favore della joint venture brasiliano-messicana Braskem Idesa per la realizzazione del più grande stabilimento petrolchimico del continente americano: il progetto “Etileno XXI” nello stato messicano di Veracruz.
 

Illy Caffè: garanzia da € 7,3 milioni su un finanziamento erogato a Illy Caffè per consolidare la propria presenza nei mercati di Brasile, Cina ed Europa e sostenere spese in ricerca e sviluppo.

Rivoli: garanzia da USD 20 milioni per la realizzazione di opere di movimento terra, pavimentazione asfaltica e costruzione di ponti nello Stato del Tocantins in Brasile assegnate all’azienda veronese Rivoli.

Petrobras: garanzia da USD 500 milioni a sostegno della competitività delle imprese italiane coinvolte nei progetti di sfruttamento dei nuovi giacimenti sulla costa atlantica.
 

Ghella: garanzia sul finanziamento di R$ 25 milioni (circa USD 14 milioni) concesso dal Banco Itaú BBA al Gruppo Ghella per la costruzione del gasdotto di Caraguatatuba-Taubaté (Gastau). L’operazione è stata la prima conclusa da SACE in Brasile in valuta locale.
 

Itaù BBA: garanzia sul finanziamento di US$ 400 milioni in favore di Itaù BBA, in considerazione dell’elevato volume di affari intermediato dalla banca tra Brasile e Italia.
 

Interamerican Development Bank (IADB): accordo di cooperazione che prevede la garanzia di SACE sui finanziamenti concessi da IADB per progetti d’investimento, principalmente in infrastrutture, in America Latina e nei Caraibi.
 

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