Focus On 17 febbraio 2015

Focus On - Coppa d'Africa: l'Italia può giocarsi la sua partita?

L’8 febbraio si è conclusa la trentesima edizione della Coppa d’Africa, torneo di calcio continentale che ha visto sedici squadre africane contendersi la vittoria finale. Ma al di là dell’evento sportivo, il mondo guarda da tempo alle opportunità di business che l’intera Africa sub-Sahariana è in grado di offrire. Come sta giocando l’Italia la sua “Coppa d’Africa” rispetto alle altre nazioni?

L’8 febbraio si è conclusa la trentesima edizione della Coppa d’Africa, torneo di calcio continentale che ha visto sedici squadre africane contendersi la vittoria finale. Ma al di là dell’evento sportivo, il mondo guarda da tempo alle opportunità di business che l’intera Africa sub-Sahariana è in grado di offrire.

 

Come sta giocando l’Italia la sua “Coppa d’Africa” rispetto alle altre nazioni? Se si escludono i Paesi dell’Africa mediterranea, dove le relazioni commerciali sono storicamente consolidate (l’Italia è il secondo Paese fornitore in Tunisia e il terzo in Algeria), la proiezione delle nostre imprese oltre la fascia Sahariana è ancora molto modesta.

 

Sotto il profilo dell’export, nelle prime dieci economie del sub-continente africano i principali Paesi (europei e non) vantano posizioni migliori della nostra, e lo scarto a sfavore dell’Italia rimane ampio.

 

Puntare al “podio” dei Paesi fornitori in tutte queste dieci geografie appare un obiettivo al di sopra delle nostre forze; l’Italia dovrebbe infatti passare dai € 4,2 miliardi di export attuale a un valore di circa € 21,2 miliardi nel 2018. Se tuttavia concentrassimo lo sforzo sulle quattro economie in cui il nostro Paese figura già tra i primi dieci fornitori (Etiopia, Camerun, Ghana e Sudafrica), il risultato potrebbe essere alla nostra
portata.

 

Anche società di piccole e medie dimensioni, o con una limitata esperienza in Africa sub-Sahariana, possono affrontare con efficacia questi mercati. A patto di gestire i rischi operativi connessi a una presenza continuativa su queste geografie, con il supporto di un partner qualificato.

 

Per il Focus On completo scarica il pdf

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Varie 16 aprile 2024
Tra gennaio e febbraio le vendite italiane oltreconfine sono risultate in rialzo dello 0,8%, sul supporto dei valori medi unitari (+1%) e a fronte di un contributo pressoché nullo del dato in volume (-0,2%).
Focus On 10 aprile 2024
Con una crescita del 2,9% medio annuo nei prossimi tre anni, l'export italiano di vini raggiungerà nel 2026 gli €8,5 miliardi. 7 bottiglie su 10 che varcano i confini nazionali sono di vino, 3 di spumante. Veneto, Piemonte e Toscana le maggiori regioni esportatrici e Stati Uniti, Germania e Regno Unito le maggiori destinazioni. Ottime opportunità di crescita, trainate anche dai consumi internazionali che nel 2024-25 aumenteranno del 2,3% annuo, provengono anche da Giappone, Cina, Corea del Sud ed Emirati Arabi Uniti. L'intelligenza artificiale arriva anche nel settore vinicolo offrendo numerosi vantaggi in termini di qualità, efficienza e sostenibilità della produzione.
Varie 15 marzo 2024
A gennaio 2024 il valore dell’export italiano è rimasto pressoché stabile su base annua (-0,2%). L’incremento dei valori medi unitari (+1,7%) è stato compensato da una simile riduzione del dato in volume (-1,8%).