MAE: Insieme a SACE trasformiamo la nostra fantasia in realtà
In occasione della presentazione della Mappa dei Rischi e delle opportunità 2023, Paola Rovellini di MAE, azienda di Piacenza specializzata nella produzione di impianti per le fibre chimiche, racconta l’importanza dell’innovazione e per rimanere competitivi sui mercati esteri e in Italia.
L’importanza dell’innovazione secondo MAE
“La vera sfida di MAE è da sempre quella di seguire la propria fantasia, sforzandosi di vedere prima e di realizzare poi, quello che altri non vedono, quello che non si conosce e che non è ancora stato testato”. Paola Rovellini, la CFO della realtà piacentina che opera nel settore chimico e metalmeccanico, non ha dubbi su quale sia la visione che guida un’azienda che ha radici negli anni 60. Una fantasia che ha portato la società a diventare leader nel mondo nella produzione di impianti per le fibre di carbonio, tra le cosiddette “Man Made Fiber” – in particolare quelle che prendono spunto dalla natura ma che vengono ricreate artificialmente - e che oggi la spinge a continuare a innovare e a innovarsi, sperimentando ancora.
“Pensiamo che innovazione e diversificazione siano la chiave per la sopravvivenza di un’azienda”: in occasione della presentazione della Mappa dei Rischi e delle opportunità di SACE, la pubblicazione che da ormai 17 anni delinea i profili di rischio per le imprese italiane che esportano e operano in 200 Paesi, Rovellini ha portato la testimonianza di un’eccellenza del Made in Italy che fa della ricerca e dello sviluppo un vero e proprio marchio di fabbrica e il cui business è costituito quasi al 90% dalle attività sui mercati internazionali.
“Oggi stiamo investendo tantissimo nell’ideazione di impianti per fibre a base cellulosica o proteica, riciclate e a basso impatto ambientale”, ha spiegato. “Visto che la Cina sembra essere un po’ in ritardo nel volersi adeguare a queste esigenze di sostenibilità, le nostre nuove proposte tecnologiche stanno guardando ad altri Paesi, prevalentemente a quelli occidentali, che per tanti anni non hanno riguardato la parte maggiore nostro fatturato. Abbiamo deciso di aprire in America, in un periodo più complicato di altri - quello del primo lockdown in Italia – anche in conseguenza dell’andamento della domanda e ad oggi stiamo vedendo una forte crescita anche in mercati come l’Austria, la Svizzera o la Germania. Quest’anno siamo riusciti ad acquisire il primo contratto per un importante impianto industriale per la produzione di fibra di carbonio in India e ci stiamo rivolgendo anche al Giappone, che sta investendo tantissimo nei nostri mercati”.
La collaborazione tra SACE e MAE
Nel frattempo, a pochi chilometri dall’area in cui sorge l’Headquarter di Piacenza, MAE sta costruendo un nuovo Centro di Ricerca e Sviluppo, 12.000 metri quadrati in cui verranno installati impianti di ultimissima generazione e che avrà un’area dimostrativa oltre a strutture dedicate agli studi universitari.
In questa storia, scritta con passione e impegno e sempre più proiettata verso il futuro, che racconta la capacità di trasformare in realtà la fantasia, SACE è un attore importante.
“Fin dal 2017, in occasione della costruzione di uno degli impianti più grandi in Russia, mercato ora chiuso, il Gruppo è stato per noi un partner di riferimento. Solitamente – sottolinea Rovellini – veniamo supportati con garanzie sulla bondistica, oppure sul finanziamento del capitale circolante, insieme ai principali istituti di credito. Ma è proprio nel rendere concrete le nostre idee che SACE gioca il ruolo più importante: sono molti gli strumenti che ci sono stati proposti negli ultimi anni a sostegno di piccole grandi iniziative, strumenti che vanno ben oltre l’operatività quotidiana delle nostre commesse e l’affiancamento con i clienti, e che dimostrano che SACE crede nello spirito imprenditoriale che ci appartiene, provando, insieme a noi, a mettere in atto i nostri pensieri”.
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