Articoli 15 febbraio 2023

L’impegno del Gruppo Magaldi per un’industria sostenibile e resiliente

“Siamo l’unica realtà in Italia e la prima nel mondo ad aver brevettato una tecnologia di storage termico pionieristica”. Così Letizia Magaldi, in occasione della presentazione della Mappa dei Rischi e delle opportunità 2023 di SACE, racconta la continua spinta all’innovazione dell’azienda di Salerno.

L’importanza della sostenibilità per il gruppo Magaldi

La storia, che ha portato il Gruppo Magaldi a diventare un punto di riferimento nello sviluppo di tecnologie che hanno un impatto sui processi industriali in termini di sostenibilità, parte da lontano. E precisamente dal 1929 - anno di fondazione della Magaldi Power Spa, cliente storico di SACE, con 2000 impianti nel mondo e una presenza in 50 Paesi - e dai nastri trasportatori, il primo business aziendale, che si è poi ampliato negli anni per abbracciare la gestione del processo dei materiali.

È la stessa Letizia Magaldi, Vice Presidente Esecutivo di Magaldi Green Energy, la startup del Gruppo nata nel 2021 e dedicata alle innovazioni energetiche, a raccontare l’evoluzione dell’azienda di Salerno, in occasione della presentazione della Mappa dei Rischi 2023 di SACE: “Oggi siamo leader mondiali nel settore del trasporto dei materiali a temperature elevatissime, fino a 1000 gradi, lavoriamo all’interno delle centrali elettriche a carbone con circa 300 impianti nel mondo, operiamo nell’industria della metallurgia e della termovalorizzazione. E questi sono soltanto alcuni esempi che ci hanno condotto dal trasporto al processo dei materiali, fino alla progettazione e al brevetto di tecnologie in grado di accompagnare l’industria, pesante e non, nella transizione energetica, nella decarbonizzazione e nella riduzione dell’impatto ambientale”.

E tra queste tecnologie si inserisce l’ultima scoperta nell’ambito dello storage termico, ovvero quel sistema di accumulo che incamera energia dalla rete, dal fotovoltaico e dall’eolico, che sono fonti intermittenti, e la conserva sotto forma di energia termica. “Il Magaldi Green Thermic Energy Storage è una batteria fatta di acciaio - ha spiegato Letizia Magaldi – che contiene la sabbia e che proprio nella sabbia, riscaldata fino 600 gradi, trattiene l'energia in eccesso generata da fonti rinnovabili per giorni, anche settimane, con perdite molto limitate, per poi scaricarla sotto forma di vapore o aria calda quando il sole e il vento non sono disponibili”.

In questo modo, il sistema permette di immagazzinare energia rinnovabile quando è in surplus e di rilasciare energia termica verde per i consumi industriali, bilanciando lo squilibrio esistente tra la domanda e l'offerta e contribuendo a stabilizzare la rete. Un’innovazione che, oltre a essere quanto mai cruciale in questo momento storico, costituisce anche un primato. “Magaldi Green Energy – ha commentato - è l’unica realtà in Italia e la prima nel mondo ad aver brevettato una tecnologia di storage termico pionieristica al servizio di un’industria resiliente ma flessibile, che dimostra di avere la grande capacità di innovare i processi e di seguire la filiera della decarbonizzazione, con l’obiettivo di utilizzare i materiali disponibili, che oggi sappiamo essere un ulteriore elemento di criticità, per avere una supply chain sicura e flessibile”.

Del resto, come emerge dalla Mappa dei Rischi e delle opportunità 2023 di SACE, in un mondo segnato da sfide di portata inedita, sostenibilità e transizione energetica sono ormai priorità imprescindibili su cui investire per rimanere competitivi in Italia e nel mondo. In questo contesto, la crescita della produzione energetica da rinnovabili rende necessarie nuove tecnologie e disegna uno scenario in cui lo storage termico gioca un ruolo fondamentale. "Superato il 50 per cento di penetrazione delle rinnovabili nel sistema - ha sottolineato Magaldi - la necessità di accumulo sarà esponenziale e le batterie elettrochimiche, che hanno capacità di rilascio breve, saranno importanti ma non sufficienti, avremo bisogno anche di sistemi di storage settimanali e stagionali. Quello che si configura, quindi, è uno scenario in cui coesistono più innovazioni, un vero e proprio cluster, con diverse tecnologie che convivranno insieme, al fine di comporre l’infrastruttura del futuro: questa è la nostra speranza”.

Il ruolo di SACE nelle attività di export del gruppo Magaldi

Nell’ambito della spinta alla crescita e all’innovazione continua, SACE è stata un partner fondamentale a sostegno delle attività di export del Gruppo Magaldi, che costituiscono il 90% del fatturato dell’azienda che si rivolge a mercati di riferimento come il Nord America, il Messico, i Paesi del Golfo, l’India, il Vietnam e, non ultima, l’Europa.  

“Il nostro Gruppo – ha concluso - ha fin dalla sua nascita una profonda vocazione globale, abbiamo sedi e operiamo in tutti i continenti e, in questo quadro, uno strumento come la Mappa dei Rischi realizzata da SACE si conferma un raffinato e approfondito strumento di analisi e di conoscenza dei mercati. In un contesto a complessità crescente come quello attuale, è necessario poter contare su partner di grande esperienza e competenza. In questi anni la nostra collaborazione con SACE ce lo ha dimostrato, rappresentando per noi un solido punto di riferimento nella costante ricerca di competitività e una bussola per aiutare a orientarci su trend e scenari”.

Desideri ulteriori informazioni?
Contattaci al numero 06.6736.888
In alternativa invia una mail a [email protected]

Ultime news