Officine PNRR: settore Meccanica strumentale - Sfide e opportunità

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Il settore della Meccanica Strumentale si è rivelato essere uno dei più colpiti dal Covid-19, ma è stato in grado di reagire, mostrando un rimbalzo considerevole del fatturato nel 2021, e un saldo commerciale in netto miglioramento.

Il settore ha una vocazione internazionale molto pronunciata, e ciò rappresenta sicuramente un motivo di vanto per la qualità dei macchinari prodotti in Italia ed esportati in tutto il mondo, ma può rappresentare anche un motivo di debolezza, in presenza di un clima geo-politico non ideale o in presenza di dazi e barriere commerciali.

La pressione competitiva cui le imprese del settore devono far fronte è notevole e solo il ricorso a innovazioni e investimenti in ricerca e sviluppo può consentire di presidiare i mercati già conquistati, allargando il proprio export contestualmente anche in nuovi territori.

Quello dell’innovazione tecnologica non è il solo trend che le imprese dovranno mostrarsi abili a cavalcare: anche la digitalizzazione e la sostenibilità sono fondamentali e i fondi disposti dal PNRR dovrebbero garantirne un ulteriore impulso. In questo contesto, i fondi stanziati per la ricerca e lo sviluppo potrebbero essere stimolati proprio dal PNRR, e tutelati giuridicamente dai brevetti, che ne proteggono il diritto di proprietà intellettuale, evitando così appropriazioni indebite da parte di terzi.

Questo settore è alla continua ricerca di capitale umano sempre più qualificato e competente: di riflesso, anche le scuole ad alta specializzazione meccanica sono in continuo aumento, soprattutto nel nord del paese. Si pensi solo alla rivoluzione cui si sta assistendo nel settore automotive: sarà un mondo in cui la mobilità green e la transizione verso l’elettrico diventeranno sempre più rilevanti. Proprio l’uso sempre più frequente dell’elettronica sta spingendo le imprese verso l’assunzione di personale sempre più qualificato.

L’internazionalizzazione, anche in precedenza richiamata, sicuramente può rappresentare una leva di successo molto importante, anche con riferimento alle politiche di reshoring che sempre più imprese stanno valutando e che potrebbero dare ulteriore spunto alla domanda interna.

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Un grande tema di attualità e che caratterizzerà i prossimi anni è legato alla sostenibilità.

Il tema della sostenibilità è strettamente legato al settore della Meccanica Strumentale. La Meccanica Strumentale è infatti interconnessa praticamente con tutte le filiere industriali e manifatturiere, che impiegano macchinari per l’operatività quotidiana.

Uno dei motivi che ha garantito a questo settore della manifattura italiana un eccellente posizionamento a livello mondiale è legato alla produzione di macchinari progettati privilegiando efficienza e sostenibilità, strategia che di riflesso porta all’accelerazione della sostenibilità e competitività delle altre filiere.

L’uso e l’integrazione delle nuove tecnologie digitali nelle macchine rappresenta un elemento imprescindibile di competitività e una delle più grandi sfide per il futuro si concretizza proprio nell’integrazione delle tecnologie green con le tecnologie della quarta rivoluzione industriale.

Transizione digitale ed ecologica sono dunque destinate ad incrociarsi in modo sempre più intenso in questo specifico settore: l’interconnessione strategica tra le due rappresenta indubbiamente un’opportunità industriale e una leva per lo sviluppo di nuovi modelli di business.

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Per raggiungere gli obiettivi ambiziosi della strategia europea, la tecnologia e le nuove competenze digitali giocheranno nei prossimi anni un ruolo chiave.

L’attuale contesto di riferimento è incastonato in una nuova fase di globalizzazione e di cambiamenti tecnologici. Per cavalcare le opportunità che ne derivano, il Governo italiano ha progettato il Piano Industria 4.0, il cui obiettivo è incentivare le aziende che vogliono sfruttare i vantaggi legate alla quarta rivoluzione industriale: il Piano prevede un insieme di misure organiche e complementari in grado di favorire gli investimenti per l’innovazione e per la competitività. Sono state potenziate e indirizzate in una logica 4.0 tutte le misure che si sono rilevate efficaci e, per rispondere pienamente alle esigenze emergenti, ne sono state previste di nuove.

Il Piano incentiva le imprese a sostituire o implementare impianti produttivi all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e interconnessi con la rete informatica aziendale, oltre a sostenere l’introduzione negli impianti di tecnologia di ultima generazione.

La digitalizzazione in questo settore si configura anche come implementazione e adozione di strumenti innovativi, come i visori 3D, che possano consentire un’assistenza da remoto alle macchine. Tale esperienza è particolarmente rilevante nell’ottica di contenimento dei costi per la manutenzione e monitoraggio delle macchine stesse, e una notevole accelerazione in questo senso si è avuta grazie al Covid, che ha paralizzato il trasporto di merci e persone.

Un ulteriore elemento di innovazione si ha nell’integrazione dell’intelligenza robotica nel processo di produzione: si pensi ai bracci meccanici di ultima generazione, in grado di operare con rapidità e con standard di precisione di assoluto livello.

L’impatto e le opportunità del PNRR

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Le imprese della manifattura italiana nei prossimi anni dovranno fronteggiare molteplici situazioni sfidanti, ma per risultare vincitrici in questo percorso avranno uno strumento in più, dato dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza.

All’interno del PNRR assumono grande rilievo i temi della digitalizzazione e della transizione green, di cui si è in precedenza accennato. Questi due temi rappresentano driver fondamentali per lo sviluppo industriale della manifattura italiana.

L’innovazione, digitalizzazione, rivoluzione verde e transizione ecologica sono le direttrici che dovranno guidare il settore della Meccanica negli anni venturi. Il PNRR rappresenta in questo senso uno strumento senza precedenti per cavalcare queste direttrici. La Meccanica si stima sia il terzo settore della manifattura italiana tra i beneficiari dei fondi PNRR, dietro a costruzioni ed elettronica. Nello specifico si stima che alla Meccanica vada il 13% delle risorse complessive del PNRR, distribuite tra la missione sulla Rivoluzione Verde, sulle Infrastrutture sulla Mobilità Sostenibili e sulla Rivoluzione Digitale.

Più nel dettaglio, la Meccanica approfitterà degli investimenti nella Transizione 4.0 e nelle Reti Ultraveloci, come banda ultra-larga e 5G. Nello specifico, la Transizione 4.0 si pone l’obiettivo di incentivare l’acquisto di macchinari a maggior efficienza energetica, finanziato dai fondi del PNRR. Un altro investimento atteso coinvolgere la Meccanica è il rafforzamento delle smart grids, il cui obiettivo è migliorare il sistema elettrico italiano, con lo scopo di aumentare la quantità di energia prodotta da fonti rinnovabili.

La filiera del settore della Meccanica riceverà fondi per circa 19.5 miliardi di euro, attivando in maniera privilegiata l’intero comparto manifatturiero, soprattutto il settore dei prodotti in metallo, l’automotive e il settore della metallurgia.

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