Cosa significava Incoterms DDU?

L’Incoterms DDU (Delivered Duty Unpaid) era una clausola contrattuale utilizzata nelle versioni precedenti al 2010 degli Incoterms. Essa stabiliva che il venditore si occupava del trasporto internazionale fino al luogo concordato nel Paese di destinazione, ma non si assumeva l’onere dello sdoganamento all’importazione né dei relativi costi.

Dal 2010, il DDU non è più un termine ufficialmente riconosciuto dalla Camera di Commercio Internazionale (CCI) ed è stato sostituito dal DAP (Delivered At Place).

Cosa vuol dire resa DDU?

La resa DDU (Delivered Duty Unpaid) indicava che il venditore:

  • Organizzava e pagava il trasporto fino al luogo di destinazione.
  • Consegnava la merce allo stato estero, cioè non sdoganata.
  • Non si occupava dei dazi doganali, imposte o pratiche all'importazione.

L’acquirente, invece, era responsabile di:

  • Pagare i dazi e le tasse nel proprio Paese.
  • Gestire lo sdoganamento.
  • Assumersi i rischi dello scarico e delle operazioni doganali.

Qual è la differenza tra DDU e DAP?

Sebbene entrambi prevedano che il venditore consegni la merce nel Paese di destinazione, esistono differenze operative:

  • Con DDU, la merce era consegnata non sdoganata, ma senza indicazioni chiare su chi dovesse occuparsi della procedura.
  • Con DAP (attivo dal 2010), si specifica che la merce è pronta per lo scarico, ma non sdoganata.
  • Il DAP è oggi il riferimento ufficiale che ha sostituito il DDU per maggiore chiarezza.

Cosa significa DDU?

DDU sta per Delivered Duty Unpaid, ovvero “Reso non sdoganato”. Era una formula che permetteva:

  • Maggiore controllo all’acquirente, che poteva scegliere il proprio spedizioniere e gestire le pratiche doganali.
  • Minori responsabilità per il venditore, che si limitava alla consegna logistica.

È stato largamente utilizzato prima dell’aggiornamento Incoterms 2010.

Cosa significa Incoterm DDP e perché è diverso?

A differenza del DDU, l’Incoterms DDP (Delivered Duty Paid) – ancora attivo – prevede che il venditore si occupi anche dello sdoganamento e dei dazi all'importazione. È quindi la versione opposta del DDU sotto il profilo doganale.

Un esempio pratico: come si applicava il DDU?

Un’azienda italiana vende scarpe a un rivenditore cinese con resa DDU magazzino cliente. In questo scenario:

Il venditore:

  • Organizza e paga il trasporto fino al magazzino del cliente.
  • Non si occupa dello sdoganamento all’importazione.

L’acquirente:

  • Paga dazi e tasse nel proprio Paese.
  • Gestisce tutte le operazioni doganali in ingresso.
  • Assume il rischio una volta che la merce arriva sul territorio.

Per chi esporta, come le imprese italiane supportate da SACE, è fondamentale conoscere e usare correttamente gli Incoterms per tutelarsi e operare con successo nel mercato globale.

Per maggiori dettagli scrivi a [email protected].

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