Casi di successo 01 settembre 2016

SERIOPLAST

La nostra scelta è di limitare lo spostamento dei prodotti da noi al cliente. Sia per ridurre i costi di trasporto, ormai impegnativi, sia per comprimere i tempi di consegna. Meglio accompagnare il cliente direttamente nella crescita. Uno accanto all’altro». Paolo Archetti, direttore finanziario della Serioplast, spiega così il galoppante programma di espansione della società, affermatasi come principale fornitore in Italia e in Europa di flaconi di plastica.

 

Se in casa avete un flacone di shampoo, di detersivo, o anche solo una confezione di maionese, potete quasi scommetterci che sia stato realizzato in uno dei venti stabilimenti di Serioplast sparsi ai quattro angoli del mondo (Italia, Spagna, Francia, Slovacchia, Ungheria, PoloniaRussia, Egitto, Turchia, Tunisia, Sudafrica, Pakistan). Dai flaconcini da 5 millilitri alle “taniche” da cinque litri, questa eccellenza italiana ha saputo resistere anche negli anni difficili della crisi globale: dal 2010 l’azienda bergamasca, nata nel 1974, non ha smesso di crescere. Nel 2015 il fatturato ha sfondato quota 276 milioni di euro. E con tassi di sviluppo impressionanti: dal 2000 in poi Serioplast ha aperto due stabilimenti l’anno. Con un record nel 2015 quando ha inaugurato, in un solo anno, tre nuovi stabilimenti: in Pakistan, Russia e Turchia.

 

L’ultimo tassello della strategia estera di Serioplast è proprio l’operazione di espansione verso il Bosforo: un’iniziativa condotta con SACE, che ha garantito un finanziamento da 3,5 milioni di euro, erogato da Iccrea Banca Impresa, destinato a sostenere l’investimento nel nuovo plant produttivo situato a Konya, nella regione turca dell’Anatolia. «Il segreto», puntualizza Archetti, «è proprio quello di camminare passo passo accanto ai nostri clienti. Partiamo da un progetto comune, o meglio, da programmi di espansione e crescita condivisi con i clienti. E costruiamo il nostro impianto accanto a quello del cliente, così da ottimizzare i tempi e abbattere i costi».

 

Se venti impianti e dodici Paesi possono sembrare tanti, la forza propellente di espansione di Serioplast è tutt’altro che esaurita. Infatti, portato a termine un progetto, se ne affacciano già altri altrettanto impegnativi, come quello di consolidare la presenza in Nord Africa con un proprio impianto produttivo. «Ma pure negli Stati Uniti e, perché no, addirittura in Iran, dove speriamo di costruire presto», taglia corto il manager che, per prudenza (e un pizzico di scaramanzia), non fornisce altri dettagli. 

 

Certo è stata fondamentale per la crescita del Gruppo «la collaborazione con SACE e SIMEST che, in un momento congiunturale complesso, quando finanziariamente il sistema bancario italiano chiudeva i rubinetti, hanno permesso lo sviluppo dei piani di crescita prefissati della nostra azienda». 

 

Queste sinergie a sostegno dell’internazionalizzazione con le due società controllate da Cassa depositi e prestiti hanno «fatto da volano a investimenti che altrimenti sarebbero stati di più difficile realizzazione, o magari avrebbero comportato un allungamento dei tempi».

 

Nel dettaglio SIMEST ha acquisito per 3 milioni di euro (2 tramite Simest e 1 tramite il suo fondo di Venture Capital) il 43% del capitale sociale di Serioplast Ambalaj, nuova società costituita in Turchia per la produzione di flaconi in plastica destinati alle forniture della sede della multinazionale Unilever di Konya (Anatolia). Al fine di sostenere gli investimenti del nuovo plant produttivo turco, SACE ha garantito a Serioplast un finanziamento da 3,5 milioni di euro, erogato da un pool del Credito Cooperativo guidato da Iccrea BancaImpresa (la banca corporate del Credito Cooperativo – Gruppo bancario Iccrea). Per il comunicato stampa dell'operazione clicca qui>>

 

Il modello di sviluppo di Serioplast non si basa solo sulla presenza in loco, ma punta anche a soddisfare in tempi rapidi le mutevoli necessità dei clienti, per cogliere quelle opportunità di mercato che nell’era globale certo non si possono rinviare. Spiega con un esempio Archetti: «Il cliente ci fornisce il disegno del contenitore che desidera.

 

E noi, adesso, siamo in grado di realizzare direttamente, e in tempi brevissimi, lo stampo. Prima dovevamo rivolgerci all’esterno della nostra azienda, allungando inevitabilmente i tempi di realizzazione e di consegna. E quindi rallentando anche l’attività del cliente. Proprio per questo, da quest’anno, abbiamo costituito una nostra società che realizza gli stampi, Seriomould. Insomma, siamo più flessibili e rapidi nel soddisfare una richiesta». 

 

La realizzazione degli stampi all’interno dell’azienda è la conclusione di un processo di integrazione verticale che comprende tutte le fasi del ciclo di realizzazione del prodotto: dalla ricerca e sviluppo fino alla distribuzione e all’assistenza ai clienti. Dal 2009 l’azienda – grazie alla controllata Seriomac, – è in grado di progettare, costruire, sviluppare e revisionare gli stessi macchinari d’estrusione e soffiaggio. Di più: proprio per percepire e anticipare le esigenze della clientela, gli ingegneri di Serioplast lavorano a stretto contatto con i clienti durante le fasi della progettazione del prodotto, dello sviluppo e del collaudo.

 

Questa strategia di reattività è sicuramente supportata dalla scelta di avere in azienda menti giovani ed energie fresche (l’età media alla Serioplast è di trentacinque anni). Solo nel 2015, l’azienda bergamasca ha assunto ben 112 nuovi collaboratori (nel Gruppo), con un aumento complessivo di oltre il 10% dell’organico, che raggiunge oggi quota 1.100 dipendenti.

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