Articoli 24 ottobre 2018

Push strategy

Facilitare il posizionamento delle piccole e medie imprese esportatrici italiane nelle catene di fornitura di grandi corporate estere. È questo l’obiettivo della Push Strategy, il nuovo approccio proattivo di SACE SIMEST lanciato con il piano industriale 2016-2020.

 

Ma in cosa consiste? SACE SIMEST, sfruttando l’esperienza maturata in oltre 40 anni sui mercati internazionali, seleziona grandi corporate estere con piani d’investimento ambiziosi e localizzate in paesi ad alto potenziale per l’export italiano. A questi acquirenti esteri vengono messe a disposizione linee di credito a medio-lungo termine a un tasso competitivo, con l’obiettivo di favorire l’acquisito di beni e servizi italiani o rafforzare i rapporti commerciali esistenti. Per facilitare ulteriormente l’incontro tra domanda e offerta, sono organizzati eventi di business matching tra le PMI italiane interessate ad acquisire commesse e il buyer estero.

 

Va proprio in questa direzione l’incontro organizzato il 30 ottobre a Milano. SACE SIMEST ospiterà infatti NEXA Resources, società del gruppo brasiliano Votorantim specializzata nell’estrazione e lavorazione dello zinco e del rame, con la quale è stata recentemente chiusa un’operazione da 62,5 milioni di dollari. La linea di credito è finalizzata a finanziare gli investimenti del colosso brasiliano relativi all’espansione delle attività minerarie in essere e all’esplorazione di nuovi giacimenti in America Latina.

Nel corso dell’incontro, NEXA avrà modo di esporre le opportunità offerte nell’ambito del proprio piano di investimenti da 280 milioni di dollari entro il 2018, a una platea di imprese italiane del settore, interessate a lavorare con il colosso brasiliano.

 

Questa con Nexa non è la prima operazione conclusa nell’ambito della Push Strategy. Nel corso degli ultimi due anni, SACE SIMEST ha garantito più di un miliardo e mezzo di finanziamenti a diversi grandi buyer esteri, che si trasformeranno in commesse italiane. La kuwaitiana KNPC, importante società petrolifera, ad esempio, si è aggiudicata una linea di credito da 625 milioni di dollari; oppure ancora le indiane SREI, società attiva nell’equipment financing per il settore infrastrutture, e Reliance Industries, colosso dal business diversificato che spazia dall’energetico ai beni di consumo, a cui sono state garantite linee di credito rispettivamente da 30 e 500 milioni di dollari.

 

E non finisce qui. Al momento sono in corso di finalizzazione nuove operazioni push in Brasile, Messico ed Emirati Arabi Uniti, nei settori infrastrutture, energia elettrica, gas e servizi idrici e chimico/petrolchimico. L’obiettivo è garantire ancora 1 miliardo di euro di finanziamenti entro la fine dell’anno.

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