LA CINA È SEMPRE PIÙ VICINA

Creare un dialogo permanente tra gli imprenditori italiani e quelli cinesi: è stato questo uno dei temi fondanti della la quarta edizione del Business Forum Italia-Cina, che si è svolto a Pechino alla presenza del Presidente Sergio Mattarella e del Presidente cinese Xi Jingping.

L’Italia è il quarto partner commerciale europeo della Cina dopo la Germania, Regno Unito e Francia e rappresenta per l’Italia il 9° mercato al mondo per esportazioni. Nel 2015 le esportazioni italiane nel Paese si sono attestate intorno ai 10,4 miliardi di euro e tra i principali settori di esportazione delle nostre aziende rientrano la meccanica strumentale, il tessile e la chimica. SACE prevede che l’export italiano crescerà in media annua del 5% nel periodo 2016-19, con le migliori opportunità nei settori agroalimentare, della meccanica strumentale, energetico, infrastrutturale.

Protagonista al fianco delle imprese il Polo dell’internazionalizzazione e dell’export del Gruppo Cassa depositi e prestiti, formato da SACE e SIMEST che hanno dato vita a un unico punto di accesso per valorizzare le competenze e le sinergie delle due società a tutto vantaggio delle imprese italiane.

Una “one-door” per soddisfare tutte le esigenze connesse alla crescita delle imprese: dall'assicurazione dei crediti, alla protezione degli investimenti esteri, dalle garanzie finanziarie per accedere ai finanziamenti bancari ai servizi di factoring, dalle cauzioni per vincere gare d’appalto alla protezione dai rischi della costruzione, dalla partecipazione al capitale delle imprese ai finanziamenti a tasso agevolato e all'export credit.

Da anni SACE e SIMEST sono molto attive in Cina.

Il supporto di SACE alle aziende italiane attive sul mercato cinese si focalizza principalmente sul sostegno ai progetti di sviluppo internazionale fornendo garanzie finanziarie. L’abbondante liquidità del mercato e la capacità del sistema bancario di rilasciare finanziamenti a medio-lungo termine, infatti, ne fa un territorio di relativamente difficile penetrazione per i servizi di export credit e assicurazione dei crediti.

Tuttavia, negli ultimi due anni si registra un incremento delle transazioni realizzate sotto forma di credito fornitore, il che riflette il cambio di modello di sviluppo cinese: le aziende e i consumatori locali preferiscono macchinari e prodotti italiani di qualità molto elevata.

Proprio in questi settori, dove si concentrano le attività delle nostre Pmi, SACE ha allo studio diversi nuovi progetti nel Paese, principalmente per quanto riguarda la meccanica e il comparto alimentare, e specialmente in ambito agricolo e zootecnico.

SIMEST, dal canto suo, ha un punto di osservazione privilegiato, perché sostiene l’inserimento delle aziende italiane sui mercati esteri, affiancandole per tutto il ciclo di crescita internazionale, dalla prima valutazione di apertura ad un nuovo mercato, all'espansione attraverso investimenti diretti.

La Cina oggi nel portafoglio SIMEST la fa da padrona: su un totale di 236 aziende, ben 48 sono cinesi (contro le 27 in Brasile e le 18 in India e negli Usa). La società ad oggi ha concesso 332 finanziamenti per l’internazionalizzazione di aziende italiane che si sono affacciate sul mercato cinese per €290 milioni; sostenuto 231 operazioni di export italiano verso la Cina per del controvalore di €1,8 miliardi; effettuato acquisizioni di 128 partecipazioni di minoranza in investimenti di imprese italiane in Cina per €117 milioni.