Articoli 12 novembre 2014

ACCRA

Nella capitale ghanese le tracce del passato coloniale fanno spazio alla modernità tra locali notturni, spiagge e buon cibo

 

Percorrendo le strade di Accra, si è immediatamente avvolti da un caldo umido che toglie il respiro, coinvolti dall’intenso via-vai, apparentemente caotico, che contraddistingue le nuove metropoli emergenti. Tutto è pervaso da un miscuglio di suoni e odori proveniente da ristoranti e bancarelle che vendono cibo di ogni genere, soprattutto manghi, riso, banku – una pasta di lievito fermentata usata per accompagnare piatti a base di carne o pesce – e cacao (il Ghana ne è il secondo maggiore produttore al mondo).

Al primo impatto la capitale non appare certo un luogo semplice ma, per chi sa guardare anche oltre le sue pericolose banlieue (periferie) e le sue discariche a cielo aperto, può rivelarsi una città di cui innamorarsi. Merito della vivacità e gentilezza della sua gente, tanto che si dice che ad Accra non vivano 2 milioni di abitanti ma 2 milioni di accompagnatori turistici.

 

Importante centro economico e commerciale in epoca coloniale, prima sotto il controllo olandese poi inglese, capitale di quella che venne ribattezzata “Costa d’Oro” proprio perché ricca di giacimenti auriferi, oggi Accra è la città più popolosa di uno tra i più interessanti mercati “di frontiera” africani. Dal punto di vista culturale, la capitale ghanese non ha molte attrattive come le città costiere di Cape Coast o Elmina, ma offre un ottimo shopping, un’eccellente vita notturna e sicuramente la migliore selezione di ristoranti e cibi di tutto il Paese, di cui rappresenta il cuore pulsante e non solo dal punto di vista amministrativo ma anche economico e sociale. È qui che si trova oltre il 70% delle strutture produttive ghanesi, concentrate soprattutto nel Central Business District, ovvero il quartiere dove hanno sede le principali istituzioni finanziarie, i più grandi department store e le maggiori aziende nazionali e straniere.

 

La struttura urbana di Accra è piuttosto complessa, conseguenza del fenomeno avvenuto negli ultimi anni dell’immigrazione incontrollata dalle aree rurali. Tuttavia risulta una città facilmente accessibile e non è raro vedere i suoi abitanti in sella a bicilette, anche se il mezzo di trasporto più utilizzato è il tro-tro, piccolo autobus con capacità di circa quindici persone, usato come un taxi da condividere. Da poco più di un decennio esiste anche un servizio di trasporto pubblico di autobus, più economico rispetto ai tro-tro ma poco utilizzato dai residenti perché ancora poco efficiente.

A tal proposito è in corso un programma di potenziamento del servizio che collegherà l’intera area metropolitana di Accra. Facilmente raggiungibile con mezzi pubblici o privati, l’aeroporto internazionale di Kotoka dista meno di dieci chilometri dal centro della città e si trova nel cuore del distretto finanziario di Airport City, costruito per decongestionare il centro cittadino.

 

Dal punto di vista della sicurezza, la città non si posiziona certo tra le metropoli più sicure del mondo: nelle sue strade sono frequenti atti di microcriminalità come scippi e rapine, spesso ai danni dei turisti. Pertanto è consigliabile mantenere un atteggiamento vigile, evitare le zone periferiche, uscire in gruppo e mai da soli nelle ore notturne. Con queste piccole accortezze sarete in grado di godere delle attrazioni della città e soprattutto dei suoi abitanti, noti per essere molto accoglienti e disponibili con gli stranieri. Quella ghanese è infatti una popolazione storicamente abituata alla presenza internazionale sul proprio territorio. Qui sono passati, infatti, portoghesi, olandesi, inglesi e danesi e tutti hanno lasciato qualche traccia.

 

Oltre al National Museum – che conserva ampie collezioni di archeologia, etnografia e arte dalla preistoria a oggi – per comprendere la vera anima della città, è d’obbligo una visita ai due principali mercati: in centro, il Makola Market, dove potrete comprare perle di vetro e tessuti batik, mentre il Kaneshie Market, nella zona occidentale, è quello che ci vuole per chi è alla ricerca di spezie e specialità alimentari tipiche. Da non perdere il quartiere di Osu che si estende nella parte Est della città e si affaccia sul Golfo di Guinea. È la parte più turistica della città, con numerosi ristoranti, caffè e hotel per tutte le tasche. Qui si trova anche l’Osu Castle, il forte con vista sull’oceano costruito dai danesi nel XVII secolo e adesso sede del governo. Poco più a Sud troverete Indipendence Square, un’enorme piazza che si affaccia sul mare e in cui si celebra la festa dell’indipendenza ghanese dalla Gran Bretagna, ottenuta il 6 marzo 1957. Accanto alla piazza si erge l’Arco dell’Indipendenza sormontato dalla stella nera, il simbolo del Ghana presente anche sulla bandiera nazionale. Tra il centro cittadino e Independence Square, sorge l’Arts Centre, in cui gli artigiani locali espongono le loro creazioni. Qui è facile rimanere coinvolti in danze, canti, improvvisazioni musicali o spettacoli di teatro tradizionale. Inoltre, Accra è nota in tutta l’Africa occidentale per la sua intensa vita notturna, in particolare per le sue discoteche e locali hippy che si concentrano intorno a Nkrumah Circle, in centro.

Se si vuole uscire dalle zone più mondane della città, uno dei luoghi che vale la pena visitare è Jamestown, il quartiere costruito intorno al forte d’epoca coloniale inglese situato su una piccola penisola a Sud-Ovest del centro. Qui avrete l’impressione di entrare in un’area poco sicura e fatiscente, e in parte è così. Ma il quartiere conserva ancora edifici coloniali di grande fascino.

Infine, non dimenticate che Accra è una città di mare e le sue spiagge costituiscono una vera attrazione turistica: andando verso Est è da ammirare la spiaggia di Nungua, Coco Beach, accessibile in tro-tro, ma per raggiungere gli stupendi litorali che si estendono a Ovest della capitale è necessario un mezzo di trasporto privato.

 

Vademecum per il viaggiatore

 

Molte compagnie aeree collegano i principali aeroporti italiani ad Accra. Il Kotoka International airport è un importante hub per l’Africa occidentale e dista pochi chilometri dalla città; in taxi o in tro-tro, sarà facile raggiungere il centro cittadino.

Per entrare in Ghana i viaggiatori italiani devono ottenere un visto turistico, per una permanenza massima di 90 giorni, da richiedere presso l’ambasciata ghanese a Roma. Inoltre, è necessario essere in possesso di un passaporto con una validità residua di almeno sei mesi e di un biglietto aereo di andata e ritorno.

La vaccinazione contro la febbre gialla è obbligatoria, ma sono raccomandate numerose altre vaccinazioni; in ogni caso è consigliabile portare con sé una piccola farmacia da viaggio e stipulare un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese.

Accra non può ancora essere considerata una città sicura soprattutto per i viaggiatori stranieri. Siate accorti ed evitate i quartieri a rischio, soprattutto nelle ore notturne.

Se non sapete rinunciare alla tecnologia, tenete conto che la maggior parte degli hotel non è in grado di garantire una connessione Internet veloce, ma vi sono numerosi internet center diffusi in tutta la città.

 

 

Foto: Costa Ghanese, Africa occidentale. Foto di Alessandro Costa.

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