2i PER L'IMPRESA

Raccogliere, triturare e rivendere. Ciò che prima era rifiuto viene trasformato in un tesoro (un vero tesoro: in oro, argento, platino e palladio). Fondata nel 2002, in soli quattordici anni di vita, la Montalbano Recycling, specializzata in tecnologie per il trattamento e riciclo di materiali di scarto, sta crescendo rapidamente, anche sui mercati esteri.

Oggi la società siciliana è presente in ben dodici Paesi, ma guarda già oltre. «Vogliamo aprire una sede negli Emirati Arabi», spiega Emanuele Montalbano, amministratore delegato di Montalbano Recycling, «perché proprio in questo Paese c’è un’enorme sensibilità ambientale. Entro il 2020 il Piano nazionale di sviluppo lanciato dal sultanato di Abu Dhabi prevede di investire in progetti e piani di sostenibilità ambientale la bellezza di 200 miliardi di dollari»

Ad accompagnare Montalbano Recycling nei suoi progetti internazionali c’è il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo Cdp.

Montalbano Recycling è stata una delle prime aziende a ottenere i fondi (400mila euro) messi a disposizione dal "Programma 2i per l'Impresa" di Cassa depositi e prestiti, SACE e Fei (Gruppo Banca Europea degli Investimenti). Questo programma – istituito attingendo alle risorse stanziate dal Piano Juncker per le Pmi – serve proprio per supportare l’internazionalizzazione e l’innovazione delle imprese (le 2i, appunto, che rappresentano i punti di forza da sostenere).

La linea di credito consentirà a Montalbano di sostenere le spese per il rinnovo dei macchinari e l’aggiornamento degli impianti: innovazioni funzionali all'espansione della società in Europa, Stati Uniti, Messico e Paesi del Golfo. Un progetto, quello dell’espansione nell’area mediorientale, che si fa ancora più realtà, grazie al recente ingresso di SIMEST nel capitale di una società del Gruppo Montalbano, dedicata proprio alla commercializzazione di impianti ecologici nell'area del Golfo.

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Con il Programma 2i per l’Impresa, Cdp, SACE e FEI (Gruppo BEI) consentono alle Pmi italiane di accedere alle risorse messe a disposizione dal Piano Juncker per supportare progetti di internazionalizzazione e innovazione.

Come funziona?

SACE garantisce le banche convenzionate dal rischio di mancato rimborso fino all’80% del finanziamento concesso alla tua impresa e in questo modo ti permette di finanziare:

• investimenti esteri diretti (come joint venture, fusioni e acquisizioni, partnership)
• investimenti in ricerca e sviluppo, rinnovo e potenziamento degli impianti e dei macchinari, tutela di marchi e brevetti, partecipazione a fiere internazionali, spese promozionali
• il capitale circolante necessario all’approntamento di forniture destinate all’esportazione o all’esecuzione di lavori all’estero.

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