Risultati economici e assetto aziendale SACE - 12 marzo 2013

Utile netto al 31.12.2012: € 255 milioni (+39%)

• Garantiti € 3,2 miliardi di finanziamenti nell’ambito del sistema Export Banca, a supporto di esportazioni e progetti di internazionalizzazione di imprese italiane per € 5,2 miliardi


• L’esposizione totale di SACE si assesta a €32,9 miliardi: cresce il peso di Unione Europea, Russia e Asia

 

Il Consiglio di Amministrazione di SACE presieduto da Giovanni Castellaneta ha approvato oggi il progetto di bilancio d’esercizio e consolidato di SACE al 31 dicembre 2012.

Nel corso del 2012, SACE ha operato in una situazione di progressivo peggioramento del quadro macroeconomico, dovuto ai problemi dei Paesi periferici dell’Eurozona e alle difficoltà degli intermediari finanziari nell’offrire liquidità alle imprese. In questo contesto particolarmente complesso per il supporto alle esportazioni, SACE è tuttavia riuscita a confermare gli obiettivi di Piano Industriale.

L’esposizione di SACE a fine 2012 si è attestata a € 32,9 miliardi, con un peso crescente di Unione Europea, Russia e Asia. L’Unione Europea rappresenta il 37,2% dell’esposizione, seguita dalla Russia e altri Paesi dell’Est Europa (25,2%), Medioriente e Nord Africa (14,1%), Americhe (11,9%), Asia Orientale e Oceania (10,3%) e Africa sub-sahariana (1,3%). Il settore prevalente si conferma l’oil & gas (26%), seguito dai settori infrastrutture e costruzioni (16%), industria metallurgica (9,1%), crocieristico (8,4%), bancario (8,3%) ed elettrico (6,6%).

“Con l’esercizio 2012 si è conclusa una fase importante nella vita di SACE, che dalla trasformazione in società per azioni nel 2004 ha esteso la propria operatività da 95 a 140 paesi ed è oggi in grado di assicurare progetti in 189 mercati – hanno affermato il presidente Giovanni Castellaneta e l’amministratore delegato Alessandro Castellano –. Anche in un anno difficile come quello passato siamo rimasti al fianco di 25.000 imprese italiane, in prevalenza PMI, facilitandone l’accesso al credito e aiutandole a mitigare i rischi del processo di internazionalizzazione con un’offerta di garanzie diversificata per settore, controparte, durata e area geografica. Attraverso il supporto del nuovo azionista Cassa depositi e prestiti siamo pronti a sostenere le sfide che affronteranno le nostre imprese sui mercati internazionali. Siamo certi che, in questo contesto, il sistema Export Banca assumerà un ruolo sempre più cruciale nel migliorare la competitività complessiva del Sistema Italia, sia in termini di export che di investimenti all’estero”.

SACE ha chiuso l’esercizio 2012 con un utile netto di € 255,1 milioni, in aumento del 38,6% rispetto all’anno precedente. Il risultato è principalmente attribuibile:

• alla buona tenuta dei premi lordi, che nonostante il difficile contesto economico si sono assestati a € 299,3 milioni (-11%) a fronte di impegni assicurativi deliberati pari a € 8,52 miliardi (-18%)

• all’aumento dei sinistri (€ 197,4 milioni contro i 55,1 milioni del 2011), dovuto soprattutto agli indennizzi corrisposti alle aziende italiane per esportazioni in Iran, dove le sanzioni internazionali hanno determinato crescenti difficoltà al rimborso dei prestiti

• al contributo della gestione finanziaria, positivo per € 392,3 milioni (era stato negativo per € 115,1 milioni nel 2011).

 

Nel 2012 SACE, in partnership con Cassa depositi e prestiti e il sistema bancario, ha garantito € 3,2 miliardi di finanziamenti nell’ambito del sistema Export Banca, supportando esportazioni e attività di internazionalizzazione di imprese italiane per € 5,2 miliardi. E’ stata inoltre rafforzata la collaborazione con la Banca Europea degli Investimenti, garantendo € 1,9 miliardi di finanziamenti destinati in prevalenza a progetti infrastrutturali e attività di ricerca e sviluppo.

E’ stata inoltre perseguita la strategia di focalizzazione sul cliente adottata negli ultimi anni, attraverso l’ampliamento della presenza territoriale sia a livello domestico (con l’apertura dell’ufficio di Brescia e dei SACE Point di Ancona e Pescara), sia internazionale (con l’inaugurazione dell’ufficio di Mumbai), il consolidamento delle sedi già a regime e la creazione di una specifica direzione commerciale per favorire il coordinamento operativo sul territorio.

Tra le iniziative di sostegno alle imprese realizzate nel corso dell’anno figurano il programma “Reagire alla crisi” e l’offerta di prodotti assicurativi e finanziari dedicati alla piccola e media impresa (“PMI No-Stop”).

SACE BT, società-prodotto attiva nell’assicurazione del credito, nelle cauzioni e nella protezione dei rischi della costruzione, ha risentito delle difficili condizioni economiche createsi nel 2012. L’aumento delle insolvenze ha avuto impatti significativi sul risultato economico della Compagnia (negativo per € 21,3 milioni). Per far fronte al peggioramento congiunturale, SACE BT ha adottato politiche prudenziali di assunzione, pricing e gestione dei contratti. La controllata SACE SRV, attiva nell’attività di recupero crediti e nelle analisi e ricerche economiche, ha iniziato a offrire i propri servizi anche al mercato.

Il 2012 è stato il terzo anno di operatività per SACE Fct, la società di factoring del gruppo, che ha chiuso l’esercizio con un utile di € 8,3 milioni. Il business della società si è prevalentemente concentrato sull’offerta al mercato di prodotti di smobilizzo dei crediti vantati dai fornitori della Pubblica Amministrazione, con soluzioni di factoring tradizionale e reverse factoring. Nel corso dell’anno sono state avviate importanti collaborazioni con primari istituti di credito e sottoscritti accordi con associazioni di categoria ed è stata rafforzata la partnership distributiva con Poste Italiane.
 

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