Accordi SACE - 26 febbraio 2010

SACE al Forum del Mediterraneo

Con un’esposizione di € 3,4 miliardi nei paesi del Mediterraneo, pari all’11% del portafoglio complessivo, SACE conferma il proprio ruolo a sostegno delle imprese italiane che operano nei mercati emergenti.
Nell’aprire i lavori della tavola rotonda “Il sistema delle PMI e la collaborazione industriale” nell’ambito del Forum Economico del Mediterraneo del 25 e 26 febbraio, il presidente di SACE Giovanni Castellaneta ha illustrato il ruolo di SACE nel sostenere le opportunità di business per le PMI italiane nell'area.

“Per dimensione, settori di attività e localizzazione geografica - ha dichiarato Castellaneta – le PMI italiane sono interlocutori privilegiati per i mercati del Mediterraneo. Con l’ampia offerta di prodotti assicurativi dedicati alle imprese che esportano, operano o investono nell’area, SACE è parte attiva nel processo di espansione del business italiano nei mercati del bacino mediterraneo, che presidia attraverso accordi con primari istituti bancari ed operatori finanziari locali”.

Per sostenere l’operatività delle imprese italiane nei mercati nordafricani e mediorientali, SACE ha recentemente concluso un accordo di partnership con Europe Arab Bank per l’emissione di bond a condizioni di mercato competitive. SACE prevede inoltre di rafforzare la propria presenza nell’area con l’apertura di un ufficio in Turchia (a Istanbul), che già presidia anche attraverso la partnership con la società di consulenza PFS.

Mediterraneo: le opportunità per le imprese

Sponda sud. Con una crescita complessiva del 3,3% nel 2009 e prospettive di aumento del 4,4% nel prossimo biennio, il Nord Africa è un partner fondamentale per l’Italia: non solo per l’approvvigionamento energetico e il coinvolgimento in progetti infrastrutturali strategici (in Algeria, Egitto e Libia) ma anche per l’interscambio commerciale e l’outsourcing (Tunisia, Marocco e, ancora, Egitto), che beneficiano di un’economia sempre più differenziata e sviluppata sul fronte dei servizi e dei settori turistico e manifatturiero.
 

Sponda mediorientale. Meno penetrata e maggiormente sottoposta alle tensioni politiche che caratterizzano la regione, la sponda mediorientale del Mediterraneo offre opportunità ancora da esplorare: come in Giordania ed in Libano, che vantano sistemi finanziari tra i più sviluppati dell’area, ma anche in Siria, dove le iniziative di apertura economica e il miglioramento delle relazioni internazionali potranno contribuire ad aumentare le opportunità di crescita nel medio termine. Oltre ai tradizionali settori di punta dell’export italiano (meccanica strumentale e i prodotti raffinati), nella regione crescono le prospettive per il manifatturiero e per progetti legati alle infrastrutture (specialmente in Libano) e lo sviluppo di energie da fonti rinnovabili (specialmente in Giordania).
Israele merita un’attenzione particolare: grazie al contributo positivo esercitato dalla spesa pubblica e alle politiche adottate nel sistema finanziario, è tra i paesi avanzati meno colpiti dalla crisi e offre un contesto operativo sviluppato dove gli investimenti esteri sono incoraggiati e tutelati. Buone quindi le opportunità per le imprese italiane, già presenti nel paese in vari settori tra cui le telecomunicazioni, le assicurazioni e il tessile, anche grazie allo sviluppo delle alte tecnologie e ai processi di privatizzazione.
La Turchia, che rappresenta il 3° paese nel portafoglio garanzie di SACE (con € 2,6 miliardi di esposizione), è uno dei mercati più promettenti nel panorama regionale. Oltre al settore dei trasporti e delle costruzioni, il paese sta investendo fortemente nell’espansione delle reti legate all’esportazione di idrocarburi provenienti da oriente: e' in questi settori che si segnalano le principali opportunità di business per le imprese italiane.
 

Mediterraneo: l’export italiano
Nel 2008 l’export italiano verso il bacino del Mediterraneo ha superato i € 27 miliardi, pari al 7,3% dell’export italiano totale. Settori di punta sono la meccanica strumentale (23% del totale), i carburanti raffinati (15%) la metallurgia (14%) e i prodotti chimici (11%). Nel 2009 il trend che aveva visto crescere del 65% negli ultimi 10 anni l’interscambio con l’area si è interrotto in virtù di una contrazione del 19% causata dalla crisi dei mercati mondiali.

Mediterraneo: l’esposizione di SACE
Al 30 settembre 2009 l’esposizione di SACE nei paesi del Mediterraneo ammonta a € 3,4 miliardi, pari all’11% del portafoglio totale. I principali paesi per esposizione sono la Turchia, che con oltre € 2,6 miliardi è il 3° paese nel portafoglio SACE, l’Algeria, con € 328 milioni e l’Egitto, con € 182 milioni.

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