Varie SACE - 08 gennaio 2014

Nuove frontiere per l'export di vino italiano

• La qualità italiana recupera terreno anche in Europa, ma trova fuori dal Vecchio Continente i maggiori margini di sviluppo


• In aumento le aziende vinicole italiane che si rivolgono a SACE per crescere all’estero. Storie di successo di aziende di piccola e media dimensione che si spingono in Asia, America Latina e Stati Uniti come le piemontesi Scavino, Sandrone e Marenco, le toscane Barone di Ricasoli, Le Crete e Franceschi Leopoldo, le venete Bisol e Zonin e la pugliese Cantine due Palme

 

I Paesi extra-europei scoprono il gusto del vino e trainano l’evoluzione di un mercato che combina sempre più tradizione e innovazione. Russia, Cina, Stati Uniti e Australia: è in questi paesi, infatti, che il consumo mondiale della bevanda simbolo del Mediterraneo è aumentato di più nell’ultimo decennio e promette i maggiori margini di crescita per gli anni a venire.

Driver principali di questo trend, i cambiamenti socio-economici di molti Paesi extra-europei che si sono tradotti in un’espansione e una diversificazione dei consumi, a cui fa da contraltare il rallentamento nei mercati di riferimento più tradizionali per il vino. Mentre Russia e Cina guidano il ranking “top consumers”, con i maggiori tassi di crescita nei consumi dal 2000 a oggi, Italia e Francia si confermano leader nella produzione di vino, rincorsi a rapidi passi da new entries come Cile (+92%) Australia (+67,4%) e Sudafrica (57,6%).
 

Tuttavia, nei primi nove mesi del 2013, l’export di vini italiani ha recuperato terreno anche in Europa occidentale, crescendo a tassi a due cifre in Francia (13,9%) e Regno Unito (12,4%), mentre Paesi dell’Est come la Polonia fanno rilevare un interesse crescente per i vini di qualità Made in Italy (+9,5% nei primi 9 mesi dello scorso anno).

Sul territorio nazionale nell’ultimo anno, performance particolarmente positive sono state registrate dai distretti del vino delle Langhe, Roero e Monferrato in Piemonte, del prosecco di Conegliano-Valdobbiadene in Veneto del Chianti in Toscana. Queste aree rientrano tutte nei 30 distretti italiani con la crescita delle esportazioni più elevata (in milioni di euro) nel secondo trimestre 2013.

Rilevazioni che trovano conferma nell’operatività di SACE al fianco delle imprese vinicole, sempre più diffusa su tutto il territorio italiano.

Il vino del Piemonte cresce in Asia. Paolo Scavino, azienda vitivinicola della regione del Barolo, ha assicurato con SACE 72.000 euro di forniture di vino commissionate da un’impresa di Hong Kong; Luciano Sandrone, azienda agricola specializzata nella produzione di Nebbiolo del Barolo e Roero, ha assicurato con SACE 18.000 euro di forniture di vino rosso (un totale di 780 bottiglie) commissionate da un’impresa cinese; Marenco, azienda di Strevi (Alessandria) specializzata nella produzione e commercializzazione di vini pregiati, ha assicurato 6.300 euro di forniture di vino a Taiwan.

Anche le produzioni della Toscana riscontrano un grande successo, dall’America latina all’Asia. Barone di Ricasoli, la più antica azienda vitivinicola italiana che nel 1872 inventò la formula del Chianti, ha ottenuto con la garanzia di SACE un finanziamento da 2,5 milioni di euro per i propri piani di crescita all’estero; Le Crete, azienda vinicola senese ha assicurato oltre 80.000 di euro alcune forniture di vino rosso in Messico; Franceschi Leopoldo, azienda vinicola di Montalcino ha assicurato oltre 25.000 di euro vendite di vino commissionate da due società cinesi.

Dal Veneto sono le “bollicine” ad esercitare il maggiore appeal nel mondo anglosassone. Bisol, azienda trevigiana attiva nella produzione e commercializzazione di prosecco, ha ottenuto con la garanzia di SACE un finanziamento di 1 milione di euro per i piani di crescita in Italia e all’estero. Zonin, nota casa vinicola di Vicenza attiva nella produzione di vini e spumanti, ha ottenuto con la garanzia di SACE due linee di credito del valore complessivo di 1 milione di euro per i propri piani di crescita negli Stati Uniti e in Gran Bretagna.

Anche i vini della Puglia iniziano a farsi conoscere nel mondo. SACE ha garantito un finanziamento da 500.000 euro a favore di Cantine due Palme per l’acquisto di uve destinate alla produzione di vino pregiato per i mercati esteri e per sostenere i costi di partecipazione alla fiera Vinitaly. Cantine due Palme è una cooperativa agricola di oltre 1200 soci nella provincia di Brindisi attiva nella coltura viticola e nella commercializzazione di vino di propria produzione.

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