Rischio paese SACE - 02 ottobre 2019

L’export della Toscana tra vecchi e nuovi rischi

Le tensioni geopolitiche in diversi paesi emergenti, la Brexit e l’escalation protezionistica, i cui effetti si stanno rapidamente acuendo, oltrepassando il perimetro della contesa sino-americana, condizionano gli scenari del commercio internazionale. In un mondo così incerto, su quali Paesi e settori possono puntare le aziende toscane per continuare a cogliere le opportunità offerte dai mercati internazionali?

A questa domanda risponderanno le aziende invitate oggi a Firenze, presso Palazzo Gondi, per il convegno “L’export della Toscana tra vecchi e nuovi rischi”, organizzato da SACE SIMEST, il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP. Al convegno verrà presentato “Export Karma”, l’ultimo Rapporto Export di SACE SIMEST che delinea, nonostante la presenza di diverse complessità nello scenario economico internazionale, un quadro positivo per l’export italiano e della Toscana, soffermandosi su un'unica grande certezza: la proiezione internazionale è il principale motore del nostro Paese.

SACE SIMEST - Rapporto Export - Firenze

Il convegno verrà aperto dal Presidente di SACE, Beniamino Quintieri e a seguire, l’intervento di Alessandro Terzulli, Capo economista di SACE, con una panoramica sul futuro delle imprese toscane sui mercati esteri. Al centro dell’evento il punto di vista delle imprese della Regione: Stefano Piacenza, International Group Controller, Dedalus Italia, Marco Baroni, Chief Financial Officer, Lucart, Gianluca Venere, Senior Vice President Strategy & Business Development, SECO. Interverranno per SACE SIMEST Simonetta Acri, Chief Mid Market Officer, SACE e Valerio Perinelli, Direttore Generale, SACE BT. Concluderà i lavori del convegno Salvatore Rebecchini, Presidente di SIMEST.

“Esportare e crescere sui mercati esteri è una sfida sempre più complessa e le imprese della Toscana la stanno affrontando con successo, come dimostra l’ottima performance dell’export regionale, che ha contribuito a fare del Centro Italia l’area a maggior crescita a livello nazionale nel primo semestre 2019 –  ha dichiarato Beniamino Quintieri, Presidente di SACE –. Il nostro impegno è aiutarle a esportare ancora di più e meglio, in un numero di mercati più ampio e diversificato, mettendo a loro disposizione tutti gli strumenti utili ad accompagnarle in ogni fase della loro operatività sui mercati esteri.  Solo nell’ultimo anno, in questa Regione abbiamo sostenuto oltre un migliaio di aziende, in prevalenza Pmi, nei loro piani di crescita internazionale, concludendo operazioni per oltre 400 milioni di euro”.

SACE SIMEST è presente in Toscana con gli uffici di Firenze e Lucca, grazie ai quali nel corso del 2018 ha mobilitato risorse per oltre 442 milioni di euro a supporto dell’export e dell’internazionalizzazione di oltre 1000 aziende. In particolare sono 13 le partecipazioni in iniziative d’investimento delle imprese detenute da SIMEST in Toscana.

L’export della Toscana nei primi sei mesi del 2019 ha registrato un ottimo risultato (+17,9%) rispetto allo stesso periodo del 2018. Un trend di forte crescita che ha contribuito all’exploit dell’export del Centro Italia, area best performer nel primo semestre 2019, grazie all’impulso di settori quali health care & farmaceutico e all’abbigliamento che hanno consentito di crescere più del Nord, da sempre motore propulsivo delle esportazioni italiane

Di seguito un focus sull’export della Regione e una sintesi dei principali risultati pubblicati nel Rapporto Export 2019 di SACE.

 

Rapporto Export SACE 2019 | Settori e mercati di opportunità per l’export toscano

 

La Toscana è la seconda regione nel Centro per esportazioni dopo l’Emilia Romagna con 21,1 miliardi di beni venduti nei primi sei mesi del 2019 e quinta per export in Italia, pesando per l’8,9% sul totale nazionale nella prima metà dell’anno in corso.

L’export della Toscana, dopo un 2018 che ha registrato una crescita superiore alla media nazionale, accelera nel primo semestre 2019: +17,9%, confermandosi una regione di vitale importanza per le esportazioni del tessuto imprenditoriale del Made in Italy. Il forte traino viene dal tessile e abbigliamento, meccanica strumentale e prodotti in metallo; sono tre settori che stanno crescendo oltre il 20% e rappresentano quasi il 35% dell’export toscano. In generale però risultano in crescita tutti i primi 5 settori esportativi (Tessile e abbigliamento, Meccanica strumentale, Prodotti in metallo, Altra manifattura, Mezzi di trasporto, nell’ordine per valore dell’export nel primo semestre 2019) mentre rimane stabile la farmaceutica. In termini di geografie, cresce la domanda di prodotti toscani da parte di Svizzera, (+101%), Francia, USA, Germania e Regno Unito (+27,5% quest’ultima), prime 5 destinazioni dei prodotti regionali e mete del 52% del totale esportato.

 

“Export Karma” | Le previsioni dell’export italiano per il 2019-2022

 

Quello delineato nel Rapporto Export 2019 di SACE SIMEST è un quadro di opportunità per le imprese italiane. Nonostante le incertezze e il clima di tensione geopolitica, nei prossimi anni l’export italiano continuerà infatti ad avanzare (+3,4 % nel 2019 e +4,3 % nel 2020-2022) sfiorando i 500 miliardi di euro già nel 2020 e superando i 540 miliardi nel 2022.

Lo Studio, che include le previsioni 2019-2022 sull’andamento delle esportazioni italiane per Paesi e settori e fornisce approfondimenti sui fenomeni globali a maggiore impatto, prospetta un quadro di moderato ottimismo per le nostre imprese esportatrici. Da qui il titolo del Rapporto, un invito a puntare ancora sulla qualità del Made in Italy cercando di raccogliere tutti i frutti di quanto seminato.

Il rapporto contiene anche una mappatura delle geografie a più alto potenziale per esportazioni e investimenti italiani nel medio-lungo termine: 15 Paesi prioritari (Arabia Saudita, Brasile, Cina, Emirati Arabi Uniti, India, Indonesia, Kenya, Messico, Perù, Qatar, Repubblica Ceca, Russia, Stati Uniti, Sudafrica e Vietnam) che da soli hanno intercettato 108 miliardi di euro di vendite nel 2018, un quarto del totale, e 5 nuove promesse (Turchia, Senegal, Colombia, Filippine e Marocco), mercati emergenti sui quali le imprese italiane potranno puntare per allargare il ventaglio di opportunità . Nel Rapporto Export 2019 SACE SIMEST ha dedicato un focus specifico a tre di queste geografie: Brasile, Emirati Arabi Uniti e India, nelle quali, a fronte di una penetrazione ancora limitata del Made in Italy, le previsioni del Polo evidenziano un forte potenziale di crescita.

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